In pensione con pochi contributi? Ecco come farlo con le norme in vigore nel 2024
Le normative attualmente in vigore non consentono di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro senza aver versato i contributi: le alternative possibili
Ecco quali sono le alternative previste dalle leggi in vigore per uscire dal mondo del lavoro con pochi contributi versati
Le nuove normative in vigore nel 2024 consentiranno a determinate categorie di contribuenti di poter andare in pensione anche con pochi anni di contributi sfruttando le finestre e le condizioni previste per accedere alla pensione di vecchiaia, alla pensione anticipata o ad altre forme pensionistiche che prevedono l'uscita anticipata dal mondo del lavoro. Al momento il requisito previsto per uscire dal mondo del lavoro prevede il compimento di 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi versati.
Quota 103 e Opzione Donna
Per andare in pensione con il sistema ordinario, la legge prevede il versamento 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, in questo caso senza alcuna soglia fissata per l'età. Le due forme di pensione anticipata previste nel 2024 sono Quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi) e Opzione Donna, per le donne lavoratrici con figli che possono andare in pensione a 61 anni, con 35 anni di contributi versati. Ape Social prevede la possibilità di poter uscire anticipatamente dal mondo del lavoro con almeno 30 anni di contributi e 63 anni e 5 mesi di età. Ma quali sono le alternative per andare in pensione con pochi contributi?
La pensione anticipata contributiva
Le normative attualmente in vigore non consentono di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro se non si maturano i contributi minimi previsti dalla legge. Vi sono però alcune alternative che consentono di poterlo fare come nel caso della pensione anticipata contributiva. Si tratta di una forma pensionistica che consente, con soli 5 anni di contributi versati e 71 anni di età, di poter conseguire il diritto all'assegno pensionistico. Questa possibilità è appannaggio di coloro che non hanno versato contributi prima del 1996, ma che hanno versato almeno 5 anni di contributi una volta raggiunto il 71mo anno di età.
La sponda della gestione separata
E’ anche possibile chiedere il computo della pensione presso la Gestione Separata, sistema che permette di andare in pensione con 15 anni di contributi e quindi 5 anni in meno rispetto ai 20 anni di contributi richiesti per la pensione di vecchiaia. I requisiti per sfruttare questa scappatoia sono quelli di risultare iscritti alla gestione separata e aver accreditato almeno un mese di contributi, avere meno di 18 anni di contributi versati alla data del 31 dicembre 1995 e avere almeno 5 anni di contributi versati o accreditati dal primo gennaio 1996. In totale bisogna aver versato almeno 15 anni di contributi. Con pochi contributi versati possono andare in pensione anche coloro che risultano affetti da invalidità al lavoro riconosciuta in misura superiore ai 2/3. In questo caso si può andare in pensione con soli 5 anni di contributi, di cui 3 negli ultimi cinque anni.
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