Incendio all'ospedale di Tivoli, l'anestesista in rianimazione rivela: 'Nel buio...'

Incendio all'ospedale di Tivoli: ecco cosa ha raccontato l'anestesista

L'anestesista Maria Grazia Angelucci era di turno di notte nelle ore del rogo dell’ospedale di San Giovanni Evangelista, a Tivoli. Ha raccontato quello che è accaduto a Repubblica.it. La donna spiega che sono stati momenti terribili, anche perché i sei pazienti della rianimazione erano tutti intubati, tranne una donna
giovane che hanno cercato di rassicurare. Leggi anche: Incendio all’ospedale di Tivoli, ci sono morti e feriti: si fa largo il tragico sospetto

La rivelazione

L'anestesista ha raccontato gli attimi prima dell’arrivo dei soccorsi: 'I miei infermieri sono stati straordinari, salvare pazienti attaccati a macchinari salvavita è qualcosa di eroico, come riporta Open.online. La donna spiega che non si sapeva nulla di ciò che stava accadendo, era buio pesto ed i telefoni non funzionavano. Hanno sentito un odore acre di bruciato, ma non sapevano da dove venisse.

Il drammatico racconto

L'anestestista racconta che quando ha aperto la porta della Rianimazione si è trovata dentro una nube di fumo denso. Hanno sigillato le porte con lenzuola bagnate e tutto quello che trovavano, per impedire al fumo di entrare. Quando sono arrivati i soccorsi non si vedeva nulla. Ha avuto subito un laringospasmo, con gli occhi che bruciavano e dolore al petto. I suoi infermieri sono stati straordinari: salvare pazienti attaccati a macchinari salvavita è qualcosa di eroico. Più tardi la donna andata a casa, ha fatto una doccia e poi è tornata in ospedale, perché c’è un pezzo della sua esistenza e vederlo bruciare è un dolore che non dimenticherà. Ha concluso così il suo racconto l'anestesista.

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