Incidente Mestre: 'Chiariti i dubbi su...'. Ecco tutti i dettagli
Tragedia di Mestre, chiariti i dubbi sul percorso del bus. Le parole dell'ad de La Linea, società del bus precipitato, Massimo Fiorese.
Incidente Mestre: 'Chiariti i dubbi su…'. Ecco tutti i dettagli
Si torna a parlare del tragico incidente che ha visto un bus cadere dal cavalcavia Superiore di Marghera il 3 ottobre 2023. Massimo Fiorese, amministratore delegato de La Linea, la società proprietaria dell'autobus, risponde sulle autorizzazioni per il passaggio del mezzo sul cavalcavia, poi tratto autostradale, che dopo la discesa dal cavalcavia porta alla rotonda dalla quale si imboccano la Romea e l'A4 e che accorcia di molto il percorso che porta al Hu Venezia village in Town, invece di passare per il centro di Marghera. Ecco le sue parole, come riportato da Il Gazzettino.it.
Le parole di Massimo Fiorese
Cosa ha affermato l'ad de La Linea Massimo Fiorese: “E' tutto a posto, ce le abbiamo. Figuriamoci se facciamo un servizio del genere senza autorizzazioni. E poi è un particolare che poco c'entra con l'incidente“. E aggiunge: “Tutti i nostri autobus hanno tutti i via libera del caso, sono tutti immatricolati e hanno tutti il permesso di fare quel tratto, ora dobbiamo aspettare le indagini“. Il tragitto percorso dal bus è quello che la procura vuole verificare per capire se il mezzo avesse tutto in regola per transitare su una strada che non è di competenza comunale ma è soggetta alle autostrade. Fiorese precisa: “e comunque l'incidente è avvenuto in un tratto che è ancora sotto il Comune“.
Gli agenti della polizia locale nella sede della società La Linea
Ieri mattina gli agenti della polizia locale si sono recati nella sede della società La Linea, a Marghera. Sono andati per l'acquisizione di documenti relativi all'ultimo tragitto dell'autobus, per ricostruire il più alto numero di particolari possibili: gli orari di partenza e di arrivo previsto del servizio, le caratteristiche tecniche, i chilometri già percorsi quel 3 ottobre e le strade fatte. Per un'indagine che sia la più completa possibile, gli agenti della Municipale hanno portato via una serie di documenti legati alla vita del pullman, prima del tragico giorno: si vogliono vedere i dati tecnici, lo stato di manutenzione del mezzo, così come i percorsi effettuati nei giorni e nelle settimane precedenti. Tutto questo in attesa delle perizie che la procura ha annunciato di voler conferire sulla scatola nera dell'autobus, adesso sul piazzale dell'ex Mercato ortofrutticolo di Mestre, e sullo stato dello stesso autobus, nel cui frontale si è conficcata la parte del guarda rail di ripresa dopo il varco di servizio nel quale il mezzo si è infilato, prima di cadere per il cedimento della banchina alla quale sono agganciati i sottoservizi.
L'attesa
Ecco come ha commentato la visita degli agenti della polizia locale in sede, l'ad de La Linea Fiorese: “Capisco la necessità di provare a dare risposte, ma non ha senso fare delle ipotesi che potrebbero essere poi smentite dagli atti ufficiali. Ci sarà un'analisi della scatola nera, che ancora non è stata aperta, dei dati del bus e della sua storia". Non sembra sia prevista al momento una consulenza sulle batterie al litio che alimentavano il pullman. In questa settimana è stata prima smentita e poi esclusa la voce che parlava di un incendio iniziato quando il mezzo era ancora in corsa. Ci sono state delle fiamme, ma è stato un principio d'incendio successivo alla caduta e legato alla fuoriuscita del litio delle batterie, una volta che il mezzo è volato dal cavalcavia Superiore.
A casa delle vittime e a La Linea, si stanno attendendo le indagini della magistratura anche sull'autopsia, che chiarisca il primo capitolo di questa gravissima tragedia.
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