Inps, i pensionati che hanno superato la soglia di reddito devono restituire i bonus aiuti Covid. I dettagli

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Inps, i pensionati che hanno superato la soglia di reddito devono restituire i contributi post Covid

L'Inps ha deciso di richiedere la restituzione delle indennità una tantum versate ai pensionati con redditi considerati “troppo alti", di cui hanno usufruito dopo l'emergenza Covid. Recentemente, l'istituto ha annunciato di aver terminato a dicembre le verifiche sulle erogazioni “in via provvisoria" dei contributi di 200 e 150 euro, introdotti nel 2022. E' quanto riporta ilfattoquotidiano.it.

A chi spettavano questi contributi

Tali contributi o bonus che dir si voglia, erano riservati a chi, secondo il reddito personale imponibile Irpef del 2021, al netto dei contributi assistenziali e previdenziali, non superava le soglie di 35 mila e 20 mila euro. Coloro che, in base ai dati delle dichiarazioni dei redditi dell'Agenzia delle Entrate, risultano aver superato tali limiti dovranno restituire le somme, attraverso trattenute di 50 euro al mese a partire da giugno, oppure riceveranno avvisi di pagamento. Questa situazione è simile a quanto successo nel 2023, quando circa 100 mila insegnanti che avevano guadagnato oltre 35 mila euro si sono trovati nella stessa condizione.

L'erogazione dei bonus non aveva tenuto conto di altre fonti di reddito

Nel 2022, l'Inps aveva erogato automaticamente l'indennità ai pensionati titolari di trattamenti da qualsiasi forma di previdenza obbligatoria, inclusi quelli di accompagnamento, a condizione che il loro reddito personale imponibile a Irpef, al netto dei contributi di assistenza e di previdenza, rimanesse al di sotto delle soglie stabilite. Tuttavia, l'istituto non ha tenuto conto di eventuali altre fonti di reddito. Nella circolare Inps si legge che “per le situazioni in cui i redditi rilevanti a consuntivo sono risultati superiori ai limiti previsti, si è già provveduto a inviare una comunicazione di indebito attraverso la Piattaforma per la notificazione digitale degli atti della pubblica amministrazione SEND – Servizio Notifiche Digitali“.

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