Inps, possibile aumento di 100 euro per alcune pensioni: le novità in arrivo nel 2025
La palla adesso passa al governo che dovrà trovare le risorse per poter finanziare la nuova riforma fiscale confermando i progressi già attuati nella scorsa manovra
Dopo gli aumenti dei cedolini dovuti all'adeguamento al costo della vita e alla riforma Irpef, ecco quando sono attesi i nuovi incrementi
Dopo gli aumenti scattati nei mesi precedenti, il cedolino della pensione del mese di maggio si preannuncia meno ricco di novità (e di quattrini) per i pensionati italiani. I precedenti cedolini erano stati ben più corposi grazie alla rivalutazione (l'adeguamento al costo della vita) degli assegni e alla revisione delle aliquote Irpef, il cui risparmio annuo si è aggirato fino ad una cifra massima di 260 euro. I prossimi cedolini di maggio e giugno non prevederanno importanti novità, mentre a luglio scatteranno altri aumenti per via della quattordicesima.
I prossimi aumenti
Per molti pensionati, anche il mese di agosto sarà un po' più ricco soprattutto per coloro che attendono i rimborsi Irpef nel caso in cui abbiano presentato una dichiarazione dei redditi a credito. Poi il valore dei cedolini rimarrà immutato almeno fino a fine anno. Per i nuovi aumenti bisognerà attendere la nuova rivalutazione che scatterà all'inizio del prossimo anno quando oltre alla nuova rivalutazione (tasso presunto dell’1,6%) si dovranno sommare gli ulteriori benefici che potrebbero scaturire dalla nuova riforma fiscale, se il governo riuscirà a reperire le risorse.
La nuova riforma
Nel 2025, il governo dovrebbe mettere mano ad una nuova riforma che semplificherà ulteriormente gli scaglioni Irpef, anche se a beneficiarne dovrebbero essere solo gli scaglioni più alti e quindi i redditi sopra i 28 mila euro. Solo per chi si trova al di sopra di una determinata soglia di reddito, il maggior gettito dovrebbe ammontare a 100 euro al mese in più nel cedolino. L'ultima riforma Irpef è stata appannaggio dei redditi tra i 15 mila e i 28 mila euro annui, la cui aliquota Irpef è scesa dal 23% al 25%.
I possibili scenari
La palla adesso passa al governo che dovrà trovare le risorse per poter finanziare la nuova riforma fiscale confermando i progressi già attuati nella scorsa manovra e aggiungendone di nuovi. Una situazione tutt'altro che scontata anche alla luce della nuova stretta che arriva da Bruxelles. L'intento del governo, secondo quanto dichiarato dal viceministro Leo, è quello di estendere lo scaglione che va da 28 mila a 50 mila euro fino a 55 mila euro. Questa operazione comporterebbe un aumento annuale sulle pensioni di 660 euro l’anno a chi ha un reddito tra 50 mila e i 55 mila euro lordi. Per questo scaglione l'aliquota applicata potrebbe scendere dal 35% al 34%.
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