
Nuove raccomandate in partenza dall’INPS che minacciano la revoca di pensioni e sussidi
Chi beneficia di prestazioni che integrano il reddito o con finalità assistenziali, dovrà stare attento perchè nei prossimi giorni potrebbe perdere il diritto al beneficio del sussidio in mancanza di determinati adempimenti. L’INPS, infatti, proprio in questi giorni ha annunciato la revoca della prestazione collegata alle condizioni reddituali in assenza di dovuti riscontri ai solleciti inviati a chi è annualmente obbligato. Il rischio è quello di subire malauguratamente la revoca della prestazione.
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Gli adempimenti da rispettare
I governi, soprattutto nel corso degli ultimi anni, hanno allargato la platea dei beneficiari dei vari sussidi o delle prestazioni a sostegno del reddito anche per contrastare la povertà dilagante. Tali prestazioni vengono erogate dall’INPS a patto che l’obbligato presenti le previste documentazioni e provveda ad aggiornare tali documentazioni reddituali entro i tempi previsti. Questo vale anche per l’Assegno di Inclusione, una misura non previdenziale che può essere percepita regolarmente solo se il beneficiario rinnova puntualmente ogni anno l’ISEE, il documento che attesa il reddito percepito dal nucleo familiare.
Cosa prevede la legge
Lo stesso vale anche per coloro che percepiscono nella pensione delle maggiorazioni sociali in virtù del basso reddito. Anche in questo caso, occorre rinnovare l’Isee entro i tempi prestabiliti per non perdere il beneficio. La legge infatti prevede che tali prestazioni vengano erogate solo a chi percepisce redditi entro una determinata soglia. Tali condizioni devono persistere anche durante tutti i periodi di godimento. In assenza di rinnovo ISEE, dunque, si rischia la revoca della pensione o del sussidio. Nell’anno 2025 occorrerà comunicare i redditi relativi all’anno 2023.
I rischi per chi percepisce l’assegno sociale
L’inadempimento avrà effetti gravi anche per chi percepisce l’Assegno Sociale. Essendo una prestazione totalmente collegata ai redditi, occorre dimostrare di avere un reddito non superiore all’importo stesso dell’Assegno Sociale per i singoli, e non superiore al doppio per i coniugati. In questi giorni l’Inps sta inviando le raccomandate agli interessati per avvisare delle conseguenze degli inadempimenti. Il messaggio numero 1173/2025 spiega che il soggetto obbligato a dare chiarimenti reddituali potrà farlo attraverso la procedura telematica disponibile sul sito dell’INPS in area riservata.
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