Ecco a cosa serve l’Isee e quali sono i dati che vanno obbligatoriamente inseriti per effettuare un calcolo corretto
L’Isee è l’Indicatore della situazione economica equivalente che venne introdotto nel 1998, attraverso il quale è possibile misurare la situazione economica delle famiglie italiane ai fini dell’accesso a bonus, agevolazioni e altre misure a sostegno del reddito previste dalle normative vigenti. L’Isee si ottiene presentando la Dsu precompilata che è funzionale o strumentale al calcolo stesso dell’indicatore. Basta accedere alla propria area riservata sul sito Inps, inserendo le proprie credenziali Spid, o Cie, o Cns, per poter presentare la Dsu.
I redditi da inserire
In questa guida vi illustreremo quali sono i redditi che vengono considerati per il calcolo dell’Isee 2024. Secondo le normative vigenti, i redditi che si devono inserire nell’Isee 2024 per un corretto calcolo sono quelli relativi ai redditi di ciascun componente il nucleo familiare, oltre ai patrimoni immobiliari (terreni, case e altri beni simili) e i patrimoni mobiliari, fra i quali anche titoli di deposito, carte di credito, titoli di risparmio o conti correnti.
I dati che vanno inseriti
Secondo le normative attuali, nell’Isee 2024 vanno obbligatoriamente inseriti altri tipi di reddito come titoli di stato (eccetto quelli fino a un valore complessivo di 50.000 euro e i prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso a garanzia dello Stato), le obbligazioni possedute, le azioni, i certificati di deposito e credito, le eventuali partecipazioni a società, quotate e non quotate, oltre ai contratti di assicurazione a capitalizzazione o mista sulla vita. Secondo le nuove normative, non vanno calcolati Btp e buoni fruttiferi postali, che quindi rimangono esclusi.
Le date da monitorare
Ai fini del calcolo dell’Isee 2024, i redditi che dovranno essere inclusi si dovranno riferire a due anni precedenti, per cui si devono considerare tutti i redditi del 2022. Pertanto l’Isee 2024 deve indicare nella Dsu i redditi percepiti nel 2022 e riportati in dichiarazione dei redditi 2023. Va anche inclusa la globalità dei patrimoni mobiliari posseduti al 31 dicembre del 2022. Qualora al conto corrente sono legate carte prepagate con Iban, dovranno essere dovutamente segnalate indicando il codice 01.
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