Iva Zanicchi e le ultime ore di vita di suo marito Fausto Pinna: "Alla fine mi ha sussurrato..."

Iva Zanicchi ha raccontato gli ultimi momenti prima dell'addio al marito morto in seguito ad una lunga malattia

Le rivelazioni della Zanicchi sulle ore che hanno preceduto l'addio al marito
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Iva Zanicchi ha raccontato al Corsera gli ultimi gesti di Pinna prima di spirare: le frasi e il vizio che gli ha distrutto la salute

In una intervista confessione rilasciata al Corriere della Sera, Iva Zanicchi ha raccontato le ultime struggenti ore vissute insieme al marito prima del decesso. L'uomo è deceduto in seguito ad una lunga malattia contro la quale ha lottato strenuamente fino ad arrendersi lo scorso 8 agosto, circondato dall'affetto dei propri cari. Ad ucciderlo, come ha dichiarato la stessa cantante emiliana, è stato il vizio del fumo. Fausto Pinna, infatti, era un fumatore incallito.

La storia d'amore

Nell'intervista, la Zanicchi ha dichiarato di aver vissuto sempre “in allegria” la storia d'amore col marito con la quale stava molto bene. “Gli raccontavo delle storie e lui rideva, rideva, diceva che nessuno al mondo lo divertiva come me”. Ogni mattina, Pinna si svegliava dicendole: “Sei bellissima”. “Magari ero un orrore, scarmigliata, con gli occhi gonfi” – ha dichiarato la donna ironicamente. Spesso il marito le consigliava anche di non truccarsi perchè “al naturale” stava benissimo.

Le ultime frasi prima di morire

Negli ultimi giorni prima del decesso, spesso Fausto le chiedeva se lei provasse ancora affetto per lui. ‘Certo che ti amo’, lo rassicuravo e gli davo un sacco di bacini. Ha sofferto tanto. Dopo quattro anni di chemio gli è collassata una vertebra, non ha più camminato”. Quando Pinna è spirato, lei si trovata in casa da sola col marito. “Negli ultimissimi momenti era lucido, ma andava avanti a morfina. Io gli ripetevo ‘Tu non vai da nessuna parte, resti con me’, ripetevo e gli prendevo le mani. Alla fine mi ha sussurrato: «Sono stanco».


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Il vizio che ha portato alla morte Pinna

Non vi è dubbio sul fatto che il vizio del fumo sia stato esiziale per Fausto Pinna. Un vizio che lo portava addirittura a fumare 90 sigarette al giorno. Una sorta di ossessione che aveva allarmato i medici. «Così si rovina» fu la frase con cui il medico lo allertò facendogli capire che non poteva proseguire con questi ritmi. “Da allora lo faceva soltanto fuori casa. Ha smesso 12 anni fa, ma era tardi, il tumore è partito da lì, aveva i polmoni pieni di catrame”.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.