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Jannik Sinner, l’urlo a Simone Vagnozzi: “Non ti sento, dimmi…”. Ecco cos’è successo a Shanghai

Jannik Sinner, l'urlo al suo allenatore Simone Vagnozzi durante l'incontro di terzo turno contro Etcheverry: che cos'è successo all'ATP Masters 1000 di Shangai

Jannik Sinner, l’urlo a Simone Vagnozzi: “Non ti sento, dimmi…”. Ecco cos’è successo a Shanghai
epa11642976 Jannik Sinner of Italy in action during his Men's Singles match against Taro Daniel of Japan at the Shanghai Masters tennis tournament in Shanghai, China, 05 October 2024. EPA/ALEX PLAVEVSKI

Jannik Sinner, l’urlo a Simone Vagnozzi

Ormai non sfugge nulla quando si parla di Jannik Sinner, d’altronde oltre a essere italiano e anche e soprattutto il numero 1 al mondo. Il tennista altoatesino sta vivendo una grandissima stagione dopo un grande finale nel 2023. La crescita dell’azzurro è stata davvero incredibile, probabilmente inimmaginabile per la sua rapidità. I suoi punti di forza sono i due coach: l’australiano Cahill e il connazionale Vagnozzi. Il primo è tecnicamente è un super coach, lo segue spesso ma non sempre, il secondo è il vero allenatore che con Sinner ha stretto un legame molto forte e Vagnozzi ha molto a che fare con i successi del tennista. Anche la sfida con Hetcheverry è la dimostrazione di quanto sia forte il loro legame.

Le parole di Vagnozzi a Sinner nell’Atp Masters 1000 di Shanghai

A Shanghai l’azzurro nel terzo turno ha battuto il tennista argentino, ma ha vinto faticando. Non se l’aspettavano i tifosi perché Etcheverry è bollato come terraiolo doc, e nemmeno Sinner che in avvio è rimasto sorpreso dal gioco dell’avversario e di questo ha chiesto al suo staff. Vagnozzi gli ha risposto in modo duro e quelle immagini, catturate dalle telecamere (con audio annesso), hanno fatto il giro del mondo: “Oh, se è 25 del mondo ogni tanto la becca anche eh“. Parole severe del coach al numero 1, che dopo aver capito l’antifona e dopo aver perso il primo set ha raddrizzato rapidamente l’incontro e si è imposto alla distanza. Durante il terzo set con il match che si era finalmente girato dalla parte dell’altoatesino, quest’ultimo chiede l’aiuto a Vagnozzi dopo un punto perso. L’audio è chiaro: “Oh, non ti sento, dimmi qualcosa“. Jannik voleva un aiuto più morale che tecnico e Vagnozzi gli risponde: “Jan forza forza”. Il tennista azzurro vincitore di due prove del Grande Slam e grande artefice della vittoria ottenuta in Coppa Davis l’anno scorso, si tranquillizza tornando a giocare come sa, senza pensare all’avversario e infila tre game di fila portando a casa il match.

Il consiglio di Vagnozzi a Sinner negli Australian Open vinti dall’azzurro

Il rapporto tra Sinner e Vagnozzi è davvero molto forte, c’è una grande fiducia reciproca e ricevere un qualsiasi tipo di aiuto dal suo angolo è fondamentale per un tennista. Qualcosa di simile capitò anche agli Australian Open 2023 vinti da Sinner. Medvedev era avanti di un set e stava portando a casa anche il secondo, quando Jannik trovò la svolta chiedendo a Vagnozzi cosa fare. Il coach ascolano di origini, gli disse cosa fare e da quel momento è cambiato tutto: “Usa questo game per fare qualcosa di diverso. Anche sulla seconda vai dietro“. Fu così che Jannik dopo ave perso i primi due set 3-6 3-6, rimontò 6-4 6-4 6-3 e si aggiudicò il torneo del Grande Slam.

Le parole di Sinner per Vagnozzi

Lo stretto rapporto tra Sinner e Vagnozzi si è consolidato negli anni. A Miami, qualche giorno prima di vincere il masters 1000, Jannik rispose a una domanda sul suo legame con l’allenatore e disse: “Nel complesso, se guardiamo il lato tecnico tattico, è uno dei migliori allenatori al mondo, perché non ha una regola precisa per la quale tu devi giocare in un preciso modo, ma vede il giocatore avversario e prova ad adattare il piano al modo in cui gioca. Penso che sia qualcosa di molto, molto raro da vedere, perché mi ha visto giocare, abbiamo cambiato un po’ il rovescio anche tecnicamente, e ha detto: ‘guarda, se fai così potrebbe funzionare meglio per te’. E poi si scambiano tutte le cose insieme e si trova la strada giusta. La stessa cosa è con lo slice. Quindi penso che la cosa migliore che stia facendo è che capisce il mio punto e troviamo la soluzione giusta per realizzarlo“. Grandi parole di apprezzamento del numero 1 al mondo nei confronti del suo allenatore Vagnozzi, che interpellato un anno fa disse: “Jannik è un ragazzo che ascolta le cose che gli dici, talvolta pone dei dubbi. Ma sa che deve migliorare e per farlo ci vuole fiducia da parte di entrambi. Il nostro rapporto è cresciuto. Stiamo cercando di renderlo un giocatore migliore, perfezionando diversi aspetti del suo gioco”. 

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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