Jannik Sinner, quando gioca il prossimo torneo e il segreto delle corde: ecco perché tira così forte

Jannik Sinner e il segreto della sua potenza: ecco perché gli avversari non riescono a rispondere ai colpi del campione azzurro

epa11642976 Jannik Sinner of Italy in action during his Men's Singles match against Taro Daniel of Japan at the Shanghai Masters tennis tournament in Shanghai, China, 05 October 2024. EPA/ALEX PLAVEVSKI
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Jannik Sinner, un 2024 di successi e sfide: ecco uno dei segreti dei suoi colpi fortissimi

Jannik Sinner sta vivendo un 2024 da protagonista nel tennis, con risultati strepitosi che lo hanno proiettato stabilmente tra i migliori al mondo; il giovane tennista italiano (ancora stabilmente #1 al mondo) si prepara ora per gli ultimi appuntamenti dell'anno, ovvero il prestigioso Masters 1000 di Parigi Bercy (28 ottobre-3 novembre), le ATP Finals di Torino (10-17 novembre) e la Davis Cup a Malaga (19-24 novembre). In vista di questi eventi Sinner si sta allenando a Montecarlo dove ha attirato l'attenzione per l’utilizzo di una nuova racchetta. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, uno dei segreti della sua potenza sta proprio nell’attrezzatura.

La nuova racchetta e la potenza di Sinner

Durante gli allenamenti a Montecarlo Sinner ha sperimentato una nuova racchetta, una versione nera senza loghi visibili, che secondo alcuni ricorda il modello “Head Speed Legend" utilizzato da Novak Djokovic. Questo cambiamento ha suscitato interesse tra gli esperti, che si interrogano su come questa nuova racchetta possa influenzare il gioco di Sinner. Al di là del modello utilizzato, la chiave della potenza del giovane tennista risiede nella tensione delle corde: Sinner preferisce una tensione di ben 28 kg, molto più alta rispetto agli standard. Questa caratteristica gli consente di avere un maggiore controllo e precisione, anche se andrebbe a ridurre la spinta naturale della racchetta.

Bilanciamento e tecnica nei colpi

Un altro aspetto cruciale che rende i colpi di Sinner così potenti è il bilanciamento della sua racchetta, che è spostato verso la testa; questo permette una maggiore forza nei colpi, sia di diritto che di rovescio, dando al giocatore un vantaggio considerevole contro i suoi avversari. Inoltre la tecnica di Sinner nel caricare il colpo, combinata con l’esplosività delle sue gambe, fa sì che riesca a imprimere una velocità impressionante alla palla. Non sorprende quindi che tennisti come Tomas Machac si lamentino della potenza devastante dei colpi di Sinner, come avvenuto recentemente in occasione della semifinale di Shanghai (“Mi hai rotto la racchetta" disse Machac al campione altoatesino).


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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.