Le rivelazioni di un’amica di Giovanna Pedretti, ecco cosa turbava la donna prima di togliersi la vita
Emergono sempre più indiscrezioni sul caso Giovanna Pedretti, la 59enne ristoratrice lombarda trovata morta domenica scorsa nel fiume Lambro: l’autopsia ha chiarito ufficialmente le modalità del decesso, ovvero suicidio, ma la Procura di Lodi è ancora al lavoro per capire cosa sia successo nei dettagli. A tal proposito sono importanti le dichiarazioni, di poche ore fa, di un’amica della Pedretti la quale ha fatto presente che Giovanna era turbata da una cosa in particolare. Ecco cosa ha raccontato, come riportato da Il Corriere della Sera.
Il turbamento di Giovanna
In seguito alla recensione negativa pubblicata sul suo ristorante (un cliente si lamentava per esser stato fatto accomodare vicino a persone gay e disabili) la Pedretti è finita nella gogna mediatica perché i maligni hanno pensato che fosse tutta una trovata pubblicitaria per aumentare la visibilità della sua attività. Utenti sconosciuti l’hanno pesantemente attaccata sui social, come purtroppo accade spesso in questi casi, ma la donna sarebbe rimasta male soprattutto per le sentenze velenose di persone che conosceva. Non è chiara l’identità di tali soggetti ma, stando a quanto dichiarato dall’amica, la ristoratrice sarebbe stata ferita parecchio da persone a lei note.
La depressione per i commenti
Anche il marito e i familiari hanno fatto presente agli inquirenti che la Pedretti era particolarmente suscettibile alle recensioni negative, sintomo di grande attaccamento all’attività che gestiva ma anche di fragilità psicologica. Inoltre a destabilizzarla fu la morte del fratello Stefano, anch’egli suicida tredici anni fa e la cui scomparsa non è stata mai del tutto superata da Giovanna.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.