L'avvocato di Filippo Turetta svela: "Il fatto che risulti online su WhatsApp..."

Sul mistero della presenza online su WhatsApp da parte di Filippo Turetta ha parlato anche Emanuele Compagno, l'avvocato del 22enne. Ecco le sue parole.

Emanuele Compagno, l'avvocato nominato d'ufficio per rappresentare Filippo Turetta, al termine della perquisizione che i carabinieri, su incarico della Procura di Venezia, hanno eseguito nella casa del 22enne indagato da oggi in relazione alla sparizione sua e di Giulia Cecchettin, Torreglia (Padova), 17 novembre 2023. ANSA/ MICHELE GALVAN
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Proseguono le ricerche di Giulia e Filippo

Giulia e Filippo risultano scomparsi dallo scorso sabato 11 novembre ed anche oggi proseguiranno le ricerche. Nel frattempo, nelle scorse ore si è parlato molto del mistero legato al WhatsApp di Filippo. Nel corso della nota trasmissione “Quarto Grado" in onda ieri sera su Rete 4, infatti, è intervenuta Elena Cecchettin, la sorella di Giulia. La giovane – come riportato da “IlTempo.it" – nei giorni scorsi ha provato ad inviare dei messaggi a Filippo tramite WhatsApp e pare che questi messaggi siano arrivati a destinazione. Durante la diretta della trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi, Elena ha spiegato che i messaggi inviati all'ex fidanzato di Giulia sarebbero arrivati a destinazione in quanto sulla nota app di messaggistica istantanea sarebbero comparse due spunte grigie, segnale che il messaggio ha raggiunto il dispositivo.

Messaggio inviato in diretta a Filippo

Sempre nel corso di “Quarto Grado", il conduttore Gianluigi Nuzzi ha chiesto alla sorella di Giulia di inviare in diretta un messaggio a Filippo e, anche in questo caso – come si legge su “IlTempo.it" – il messaggio inviato ha fatto registrare istantaneamente le due spunte grigie. In altre parole, dunque, il messaggio in questione non è stato letto (altrimenti sarebbero comparse le due spunte blu), ma un dispositivo lo ha scaricato.

L'avvocato di Filippo svela: “Il fatto che risulti online su WhatsApp…"

A fare chiarezza sul mistero legato al WhatsApp di Filippo e al fatto che il giovane risulti online è stato Emanuele Compagno, l'avvocato di Filippo. Secondo quanto riportato da “IlMessaggero.it", infatti, la presenza online di Filippo su WhatsApp non significa che il giovane lo abbia usato o lo stia usando. Il telefono in questione, infatti, risulta disattivato, ma proprio per ragioni legate al server può ricevere messaggi anche su WhatsApp. In questo caso, infatti, il mittente vede semplicemente la doppia spunta grigia, conferma che il server di Meta ha messo a disposizione per il messaggio al destinatario. Al momento, dunque, il fatto che Filippo risulti online su WhatsApp non rappresenta una prova che sia vivo.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.