Quel maledetto 31 maggio nel Natisone
Dopo cinque giorni di ricerche senza sosta, ancora non è stato individuato uno dei tre giovani travolti dalla piena del Natisone, fiume di Premiaricco in provincia di Udine. Il 25enne Cristian Casian Molnar non si trova. E’ di queste ore la notizia del ritrovamento di un brandello di una t-shirt bianca che potrebbe appartenere proprio al ragazzo di origini rumene. Il 2 giugno, invece, sono stati ritrovati i corpi senza vita di delle due ragazze che si trovavano con Cristian, Patrizia Cormos (20 anni), Bianca Doris (23 anni). I tre amici avevano deciso di passare un pomeriggio gioioso per festeggiare un esame universitario superato da Patrizia.
L’ultimo gesto di amicizia di Patrizia prima di essere inghiottita dal Natisone
La mamma di Patrizia Cormos che si è fermata con i giornalisti davanti alla Camera ardente ha svelato che la figlia “sapeva nuotare, l’ho portata dove le hanno insegnato a nuotare“. Lì, sul Natisone “ha aspettato Bianca, la sua amica che non sapeva nuotare“. Non è una questione di giustizia, continua la mamma di Patrizia, “vorrei non fossero morte invano, magari che si fosse più pronti per salvare le persone, con meno autorizzazioni, perché non succeda più“. Ormai in lacrime, la donna ha parlato della figlia come di “una bravissima ragazza, eravamo orgogliosi di lei, era la nostra gioia“. “Mi scriveva ogni giorno ‘mamma ti amo’ di messaggi su whatsapp mi chiedeva sempre se poteva fare qualcosa. ‘Mamma ho quasi 21 anni, posso andare a prendere un caffè?’“.
Il racconto della mamma di Patrizia Cormos
Patrizia Cormos e la sua mamma la notte prima della tragedia erano rimaste a parlare fino alle 2 di notte, “poi è andata a studiare, fino alle 4, alle 6:30 si è alzata, ha fatto una doccia ed è uscita” per andare a sostenere l’esame. A mezzogiorno circa la ragazza ha telefonato alla madre se poteva andare “al lago, a Premiaricco, le ho detto di no, poi ho detto va bene, lei mi ha spiegato ‘facciamo una passeggiata, facciamo delle foto e poi torno a dormire. Nessuno dei tre conosceva quel l’hanno visto su internet”. E’ stata quella l’ultima volta che Patrizia ha sentito sua madre. La donna ha detto di essersi rifiutata di vedere i video che circolano dell’incidente, limitandosi a qualche foto, quella in cui i tre sono abbracciati e quella in cui sono sul greto asciutto. “Forse si poteva fare di più, forse era il destino, ringrazio Dio che l’hanno trovata così posso piangere sulla sua bara, questo ci dà la forza di sopravvivere“.
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Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.