La decisione che sta facendo discutere riguarda la nota catena di distribuzione francese, Carrefour, che ha deciso di bandire i prodotti PepsiCo
L’inflazione galoppante, anche se negli ultimi tempi ha segnato il passo, sta continuando a martoriare i bilanci delle famiglie italiane, già oberate da tasse e balzelli vari. In questo contesto sicuramente poco rassicurante per i consumatori, è filtrato in questi giorni qualche raggio di luce, rappresentato da alcuni operatori di mercato tutt’altro che rassegnati all’aumento esponenziale e continuo del prezzo dei prodotti. Ha fatto molto discutere la decisione di Carrefour, una nota catena di supermercati che vanta oltre 1.500 punti vendita in Italia, che ha deciso di eliminare dai propri scaffali tutta una serie di prodotti il cui costo è lievitato in modo esponenziale nelle ultime settimane.
I rincari inaccettabili denunciati da Carrefour
Carrefour, non solo in Italia ma anche in altri paesi dove ha aperto i propri punti vendita, ha deciso di non esporre temporaneamente i prodotti distribuiti dal gruppo PepsiCo. L’azienda francese ha ufficializzato questa decisione giustificandola con l’eccessivo e ingiustificato aumento dei prezzi e si è riservata di comunicare tale decisione ai propri clienti. Secondo Carrefour si tratta di “rincari inaccettabili” praticati dalla multinazionale americana sui prodotti Pepsi, Gatorade, 7Up, Lay’s e Tropicana.
La decisione di PepsiCo
PepsiCo non si è data per vinta e ha manifestato l’intenzione di intraprendere delle trattative con la catena francese di supermercati per evitare di essere messa alla porta, anche perchè se Carrefour dovesse escluderla dalla lista dei fornitori, il contraccolpo dal punto di vista dei bilanci sarebbe davvero notevole. Se la catena di supermercati francese dovesse decidere davvero di escludere i prodotti PepsiCo, verrrebbero coinvolti in questa scelta tutti i punti vendita di Francia, Italia, Spagna e Belgio.
La speculazione denunciata dalle catene di distribuzione
Da tempo le grandi catene di distribuzione sono ai ferri corti con le multinazionali che realizzano beni di largo consumo, additandole di aver alzato ingiustificatamente i prezzi speculando sulle tensioni geopolitiche anche oltre i reali aumenti dei costi di produzione. Così facendo le grandi multinazionale hanno visto lievitare i propri profitti lasciando ai supermercati l’incombenza di vessare i clienti aumentando i prezzi. Non è un caso che PepsiCo ha visto triplicare le previsioni di utile per la fine dell’anno. E per il 2024 il colosso americano non esclude ulteriori rialzi.
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