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La piccola Agnese morta di caldo in auto, la scoperta e la disperazione del padre: “Ha iniziato a…”

La piccola Agnese di 1 anno e mezzo viene lasciata in auto per diverse ore e muore di caldo. La scoperta e disperazione del padre. i dispositivi anti-abbandono.

La piccola Agnese morta di caldo in auto, la scoperta e la disperazione del padre: “Ha iniziato a…”
Ambulanza, immagine di repertorio. Fonte foto: commons.wikimedia.org

La piccola Agnese morta di caldo in auto

La tragica storia si è consumata nella mattinata di giovedì 18 luglio. Agnese, una bimba di appena un anno e mezzo, dopo essere rimasta chiusa in auto sotto il sole per alcune ore è morta. Vani i tentativi di rianimarla. La tragedia è avvenuta a Marcon, in provincia di Venezia. Il papà avrebbe dovuto lasciarla all’asilo nido o da un parente ma se n’è dimenticato.

La dinamica del tragico evento

Il padre di Agnese esce di casa con un Suv e giunge al lavoro mettendolo nel parcheggio dell’azienda. Quindi, entra in ditta dimenticando di avere lasciato la figlia di 1 anno e mezzo sul sedile posteriore del veicolo sotto il sole. Agnese doveva essere accompagnata all’asilo nido estivo, come di consueto, ma ieri non è mai scesa da quella vettura che sotto il sole rovente si era trasformata in una trappola rovente. Dopo qualche ora, tra mezzogiorno e l’una, i colleghi di lavoro dell’uomo sono usciti in pausa pranzo e si sono accorti della presenza della piccola Agnese nella macchina del papà, ancora sul sedile posteriore: purtroppo, il decesso era già avvenuto.

La disperazione del padre dopo la scoperta

Il papà della povera Agnese risiede a Zerman di Mogliano Veneto nel trevigiano, responsabile di magazzino alla Lodes di Marcon, in provincia di Venezia, non ha mai lasciato sua figlia più piccola al centro estivo e l’ha dimenticata in auto per tutta la mattinata, cosa che ne ha causato la morte. Lasciata all’inizio del turno di lavoro – non è chiaro se il dispositivo obbligatorio sul seggiolino fosse attivo e se abbia suonato (come riporta il corriere del Veneto), la piccola è rimasta chiusa dentro al Suv la cui temperatura interna aveva raggiunto i 40 gradi. Il padre dopo essere accorso e averla vista, ha perso il lume della ragione – come raccontano i dipendenti del vicino maglificio – iniziando a colpire il veicolo a calci e pugni al punto che i carabinieri sono dovuti intervenire per trattenere la sua disperazione ma anche per evitare che si facesse male. Il medico ha accertato la morte della piccola Agnese e poi sono cominciati i rilievi, poi gli interrogatori. I genitori, mamma e papà, sono stati assistiti da psicologi per il trauma.

Marcello, del vicino Bar Europa ha raccontato: “Abbiamo visto e sentito le sirene dei carabinieri, quelle dell’ambulanza. Mi hanno detto cos’era successo e sono trasalito perché ricordo bene il papà e l’altro suo collega che venivano a mangiare nel mio bar anni fa. Poi è nata la piccola e allora lui e allora lui ha cominciato ad andare a casa per il pranzo“.

La mamma della bambina lavora in un centro estetico a Mestre. La coppia ha anche un’altra figlia di 4 anni. I genitori sono stati circondati dall’affetto di parenti e vicini che hanno cercato di proteggerli da chi, spinto dalla curiosità o dal desiderio di offrire confronto, ha cercato di avvicinarsi a loro.

Dispositivi anti abbandono

Resta da chiarire se il seggiolino della piccola fosse dotato del sistema di sicurezza previsto dalle normative e se funzionasse. Su questo si concentreranno ora gli accertamenti delle forze dell’ordine. Numerosi sono i precedenti e proprio per cercare di limitare le tragedie della distrazione, le nuove norme hanno reso obbligatori i seggiolini dotati di un sistema di sicurezza che avvisa chi esce dall’auto lasciando a bordo il bimbo. Il corriere del Veneto ricorda che dal 1998 sono 12 i bambini morti perché dimenticati sotto il sole. Gli ultimi due casi, quello di ieri e quello avvenuto a Roma nel 2023, peraltro sono successivi all’entrata in vigore dell’obbligo dei dispositivi anti abbandono.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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