Le ultime notizie sul caso Giulia Lavatura, il ritratto della psicologa Francesca Cenci
Si continua a parlare di Giulia Lavatura, la 41enne ravennate che ieri si è lanciata da un’impalcatura con in braccio la figlia di sei anni e il cane di famiglia: la donna, ora ricoverata all’ospedale “Bufalini” di Cesena, è l’unica superstite del folle gesto e rischia l’accusa per omicidio volontario pluriaggravato e uccisione di animali. É stata aperta un’indagine sulla vicenda e stanno emergendo dettagli sempre più importanti su Giulia, dalla sua situazione psichica ai presunti motivi del tentato suicidio. Ecco cos’ha spiegato la psicologa e scrittrice Francesca Cenci al quotidiano La Stampa, soffermandosi sul post Facebook che la donna ha pubblicato prima di lanciarsi nel vuoto.
Il commento della psicologa
“Nella visione offuscata di una persona malata – ha detto la dottoressa – quello dell’omicidio-suicidio è un atto d’amore. É possibile che in qualche modo lei pensasse di liberare sua figlia e la cagnolina dall’odio che percepiva verso se stessa. Quando le madri uccidono i figli e hanno intenzione di uccidere anche loro stesse, tranne in rari casi, purtroppo partono dal presupposto di voler fare del bene“. Quanto invece alle persone che Giulia ritiene determinanti per il suo stato di salute, soprattutto il padre ma anche il marito Davide Timò, la Cenci spiega che “è stato messo nell’elenco dei nemici perché ha cercato di aiutarla. Se il marito non si è schierato apertamente con lei, lo ha colpevolizzato a sua volta“.
Come sta Giulia
Giulia è in ospedale con diverse ferite ma, nonostante la prognosi di 40 giorni, non sarebbe in pericolo di vita (anche se una vicina di casa l’ha definita “morta dentro“); la 41enne italo-svizzera, ingegnera e insegnante precaria, è seguita dal 2009 da un centro di igiene mentale ed è stata sottoposta a due TSO nel 2014 e nel 2017, i quali evidenziarono una depressione post partum ma soprattutto un disturbo di bipolarità. La donna era evidentemente malata ma ha avuto la lucidità, come spiegato dalla psicologa, di compiere un gesto clamoroso che ha spezzato la vita di una bambina e di un animaletto.
Le accuse di Giulia Lavatura
Nel lungo post Facebook Giulia Lavatura si scaglia prima di tutto contro il padre, definito “violento ed aggressivo. Nessuno me lo tiene lontano. Mi perseguita. Non lo voglio vedere né frequentarlo. Non mi sembra di chiedere tanto. Niente ordinanza restrittiva. Perché non ho video delle brutte violenze domestiche. Inutile questura, ero incinta, nemmeno questo per tutelarmi“. Ce n’è anche per il marito Davide, “sei sempre in piattaforma (è un ingegnere impegnato nel Mare del Nord ndr) e quando sei a casa o ti chiudi in bagno a chattare o esci con gli amici. Se invece resti con noi esplodi in parolacce e mi tratti continuamente con disprezzo“. Spazio anche a ringraziamenti, scritti sempre in maniera confusa, ad alcune persone che invece Giulia reputava amiche e vicine.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.