La rabbia di Elena Cecchettin contro il padre di Filippo Turetta: "Nessuna vittima deve..."
Dopo le parole di Nicola Turetta rese note dalle intercettazioni del primo colloqui avuto in carcere con il figlio, è arrivata la dura presa di posizione di Elena Cecchettin, la sorella di Giulia
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La rabbia di Elena Cecchettin contro Nicola Turetta
Il 3 dicembre 2023, i genitori di Filippo Turetta Nicola ed Elisabetta vanno ad incontrare loro figlio in carcere per la prima volta dopo l'omicidio di Giulia Cecchettin. In queste ore sono emerse – pubblicate sul settimanale Giallo – le parole che il padre di Filippo ha pronunciato nei confronti del figlio durante il colloquio in carcere e proprio in queste ore, dopo aver letto queste parole, è arrivata la dura presa di posizione di Elena Cecchettin, la sorella della vittima.
Le parole di Elena Cecchettin
In due storie pubblicate sul suo profilo Instagram, Elena Cecchettin ha usato delle parole molto dure dopo aver appreso le parole del padre di Filippo Turetta: “Non credo di aver molto da aggiungere alle parole che ho detto a novembre". La sorella di Giulia ha sottolineato che di “mostri non ce ne sono", ma c'è “una normalizzazione sistematica della violenza", evidenziando come questa violenta in quanto sistematica dipenda dalla nostra società: “Dipende da tutti".
“Nessuna vittima deve rimanere solo una statistica…"
Nella seconda storia pubblicata sul suo profilo Instagram, Elena Cecchettin ha sottolineato di non essere assolutamente sorpresa da certe notizie e quindi ci ha tenuto a ribadire un concetto, ossia che la liberazione della violenza patriarcale parte dal rifiuto della violenza contro le donne e contro le minoranze. Elena Cecchettin ha aggiunto che si deve rifiutare ogni giustificazione perché non esiste alcuna giustificazione all'oppressione ed bisogna smettere di tacere di fronte alla normalizzazione del femminicidio: “Continuiamo a fare rumore, a rompere questo silenzio omertoso". Infine, con un chiaro riferimento alle parole del padre di Filippo Turetta, intercettato durante il primo colloquio in carcere con il figlio, Elena Cecchettin conclude così: “Per Giulia e per tutti gli altri “duecento" femminicidi perché nessuna vittima deve rimanere solo una statistica".
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Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.