La vita è bella, cosa fece Roberto Benigni per rendere più autentiche le scene con il piccolo Giosué
La vita è bella, ecco cosa fece Roberto Benigni per rendere più autentiche le scene con Giorgio Cantarini, l'attore che interpretava il piccolo Giosué.
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La vita è bella, stasera in onda su Canale 5
Questa sera su Canale 5 andrà in onda “La vita è bella“, film di Roberto Benigni che ad ogni visione sa regalare sorrisi e lacrime. L'argomento scelto da Benigni – che in quell'occasione aveva diretto se stesso – non era di certo tra i più facili: l'attore ed il regista toscano, infatti, ha deciso di raccontare l'Olocausto, facendolo però in modo piuttosto inusuale, ossia attraverso la storia di Guido Orefice e sua moglie Dora (interpretata da Nicoletta Braschi) e del loro figlioletto Giosué. Guido proteggerà il figlio dall'orrore fino all'ultimo, facendogli credere che ciò che si trovavano a vivere – compresa la deportazione nel campo di concentramento – fosse parte di un gioco che aveva in palio un ambito premio, vale a dire un carro armato.
La vita è bella ha vinto 3 Oscar
Roberto Benigni e Vincenzo Cerami in un'immagine d'archivio. DEL CASTILLO /ANSA
Nel 1999 La vita è bella di Roberto Benigni si aggiudicò addirittura tre Oscar: tre statuette per il miglior film straniero, il miglior attore protagonista (Benigni) e la migliore colonna sonora (Nicola Piovani). Iconica divenne la camminata sulle poltrone da parte dell'attore e regista toscano che andò a ritirare la statuetta dalle mani di Sofia Loren, con quest'ultima che aveva annunciato poco prima la sua vittoria con un indimenticabile “Robertoooooo". Memorabile, poi, è stato anche il discorso di Roberto Benigni.
La vita è bella e quelle scene indimenticabili
Oltre a Roberto Benigni e a Nicoletta Braschi, l'altro protagonista de La Vita è bella è stato certamente Giorgio Cantarini: ossia l'attore che interpretò il piccolo Giosuè nel film premiato con tre Oscar, scelto personalmente da Roberto Benigni tra centinaia di bambini. Il piccolo Giorgio in quel momento non poteva immaginare che quel film sarebbe entrato di diritto nella storia del cinema italiano, soprattutto per alcune scene assolutamente indimenticabili: chi non ricorda ad esempio quella straziante nella quale Giosuè, nascosto in una cassa di metallo, aspetta paziente osservando le regole del “gioco" inventato da padre (interpretato da Benigni) per proteggerlo dagli orrori che lo circondavano. Oppure quella scena finale nella quale il bimbo, tra le braccia di Dora, la mamma, grida “Abbiamo vinto".
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La vita è bella, cosa fece Roberto Benigni per rendere più autentiche le scene con il piccolo Giusué
Nel corso delle riprese de La Vita è bella – come riportato da “Tiscali.it" – Roberto Benigni cercò di creare un'atmosfera magica sul set, provando a trasformare tutto in un giorno per il piccolo Giorgio. Si racconta che allo scopo di mantenere intatta l'autenticità delle scene, il regista e attore toscano abbia improvvisato spesso, coinvolgendo il piccolo Giorgio in modo spontaneo e assolutamente genuino. Il piccolo, dal canto suo, finiva per divertirsi così tanto che spesso dimenticava di trovarsi su un set cinematografico.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
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