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L’Agenzia delle Entrate lancia l’allerta ai contribuenti: “Queste email non sono nostre…”

Con un comunicato stampa, l'Agenzia delle Entrate ha voluto invitare i contribuenti a non cadere in questi tranelli che possono costare parecchi quattrini

L’Agenzia delle Entrate lancia l’allerta ai contribuenti: “Queste email non sono nostre…”
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L’Agenzia delle Entrate avvisa i cittadini che è in corso una campagna di false comunicazioni a suo nome inviate via mail

Con due avvisi ufficiali pubblicati dall’Agenzia delle Entrate il 29 e il 30 agosto scorso, i cittadini sono stati informati sul fatto che è in atto una campagna di false comunicazioni che utilizza proprio il nome dell’Agenzia delle Entrate per perpetrare truffe ai danni dei contribuenti. Alcune di queste false comunicazioni conterrebbero richieste fasulle relative alla necessità di pagamento di imposte per poter recuperare fondi.

Come funzionano i raggiri

I contribuenti vengono indotti in errore con la richiesta del versamento di imposte per ottenere la restituzione di investimenti effettuati in fondi mai esistiti con la finalità di ottenerne la parziale restituzione. In questa comunicazione viene allegato un falso documento contenente il logo dell’Agenzia delle Entrate e una firma contraffatta che farebbe riferimento al Direttore di un ufficio dell’Agenzia. Nella comunicazione ufficiale, l’Agenzia delle Entrate ha invitato i contribuenti a ” prestare la massima attenzione e, qualora si ricevessero e-mail contenenti in allegato un documento simile all’esempio sopra riportato, di non ricontattare assolutamente il mittente e di non dare seguito alle richieste di versamenti di somme di denaro per investimenti o per imposte da essi derivanti”.

La seconda campagna truffaldina

Una seconda campagna di false comunicazioni ha come oggetti inesistenti modifiche alla normativa fiscale. Anche in questo caso viene artatamente utilizzato il logo dell’Agenzia delle Entrata allo scopo di rendere questa comunicazione veritiera. Il contribuente viene invitato a cliccare su un link che rimanda a una fantomatica “Guida alla dichiarazione”. Questo schema di “phishing” contiene una sorta di minaccia “di sanzioni o altre conseguenze legali” proprio per mettere in allarme il contribuente ed indurlo a inserire nella pagina web alla quale si viene reindirizzati, i proprio dati personali che gli stessi hacker utilizzano per futuri attacchi informatici.

Come funziona la truffa delle false modifiche fiscali

Anche per quanto concerne questa seconda truffa che sta circolando in questi giorni, i contribuenti sono stati invitati dall’Agenzia delle Entrate a “prestare la massima attenzione e, qualora si ricevessero e-mail simili a quella sopra riportata, di non cliccare sul link e in ogni caso di non trasmettere informazioni personali”. Lo stesso ente si è dichiarato totalmente estraneo a queste campagne di comunicazioni invitando i contribuenti ad effettuare sempre verifiche prima di fare qualsiasi azione utilizzando anche il sito istituzionale www.agenziaentrate.gov.it oppure rivolgendosi all’ufficio territoriale competente.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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