Lea Pericoli è morta, dai trionfi in campo alla lotta contro i tumori, Nicola Pietrangeli: "L'ultima volta..."
Si è spenta a 89 anni Lea Pericoli, la regina del tennis italiano: dai trionfi in campo alla lotta contro i tumori. Il ricordo di Nicola Pietrangeli: "L'ultima volta..."
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Lea Pericoli è morta
Il mondo del tennis e dello sport italiano è in lutto per la morte di Lea Pericoli, la signora del tennis italiano: regina in campo e maestra di eleganza fuori, è stata una delle prime donne a raccontare il tennis in televisione dopo essere stata una delle giocatrici ai massimi livelli. La notizia della sua morte è stata comunicata dalla Federtennis che ha voluto ricordare la storia della straordinaria campionessa da record del nostro tennis, capace di conquistare 27 titoli nei campionati nazionali tra match di singolo, doppio e doppio misto. Nei tornei del grande Slam la Pericoli ha raggiunto gli ottavi 4 volte al Roland Garros e 3 volte a Wimbledon. Numero 1 d'Italia per 14 ani, ha giocato 29 match in Nazionale, con un record di 8 vittorie in singolare e 6 in doppio.
La lotta contro i tumori
Lea Pericoli è stata anche una straordinaria icona di stile. Come riportato da “Corriere.it", nel 1955 fece scalpore per aver indossato i vestitini dello stilista Ted Tinling con i quali gioco a Wimbledon, considerati in quel momento troppo audaci per l'epica: ora sono esposti presso il Victoria & Albert museum a Londra. Nel corso della sua vita – come si legge su “Tg24.sky.it" – Lea Pericoli ha affrontato e sconfitto due tumori: un carcinoma all'utero nel 1973 e un cancro al seno nel 2012.
Le parole di Nicola Pietrangeli
Nicola Pietrangeli in queste ore ha voluto ricordare Lea Pericoli e, con la voce rotta al telefono con l'Ansa, ha sottolineato l'importanza che la Pericoli ha avuto nella sua vita: “Lei per me è stata una sorella ed una compagna di vita". Pietrangeli ha spiegato che l'ultima volta che si sono visti è stato lo scorso anno alle Finals a Torino: “Poi Lea si era un po' chiusa in se stessa". L'ex campione azzurro ha poi aggiunto: “Soffro perché non potrò neanche andare al funerale. Sarò criticato, ma spero che la gente capisca".
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Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
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