Liliana Resinovich, il gesto tra Sebastiano Visintin e Claudio Sterpin: “Voglio fare…”
Nella trasmissione “Quarto Grado” andata in onda venerdì 31 maggio, si è parlato per l’ennesima volta del caso Liliana Resinovich, la 63enne scomparsa improvvisamente a Trieste il 14 dicembre 2021 e ritrovata cadavere il 5 gennaio 2022 nei pressi del boschetto dell’ex ospedale psichiatrico giuliano. Si è trattata di una puntata particolare relativamente a questa vicenda. Infatti, negli studi televisivi si sono incontrati nuovamente Claudio Sterpin, l’amico speciale o sedicente amante che dir si voglia della vittima, e il marito di quest’ultima, Sebastiano Visintin.
La proposta di Visintin a Sterpin
I due ospiti della trasmissione si sono trovati faccia a faccia e Sebastiano Visintin ha detto a un certo punto alzandosi dal divanetto: “Voglio fare una proposta a Sterpin, vorrei che ci stringessimo la mano e che lavorassimo insieme per trovare la verità di quanto successo“. L’amante o comunque il primo amore di Liliana ha restituito la stretta di mano. “Non so a chi conviene questo accordo, però lo faccio per Liliana. Ma voglio che tu sappia che quando verrà fuori la verità, io sono pronto a sputare in faccia a chiunque le abbia fatto del male. L’ho promesso a Lilly“. Poi Sterpin ha continuato: “Ognuno di noi, farà le sue ricerche e le farà per conto proprio per trovare la verità”. C’è da dire che Claudio è convinto che Sebastiano sappia più di quel che dice sulla morte della 63enne. Nel frattempo, si prosegue con le indagini su quanto accaduto dal 14 dicembre in poi, quando Liliana si è allontanata da casa facendo perdere le sue tracce.
Il test del microbioma
La temperatura rilevata nel luogo del ritrovamento del corpo è stata di 5 gradi più fredda rispetto a quella registrata nel centro di Trieste. Questa distinzione potrebbe essere stata importante per la conservazione del corpo di Resinovich. Tuttavia, per determinare la data della morte è necessario eseguire un test del microbiota, una nuova tecnologia che può essere effettuata in numerosi laboratori tra gli Stati Uniti e il Regno Unito. Secondo l’analisi preliminare del tessuto corporeo di Resinovich, la donna è morta per asfissia. Tuttavia, l’analisi dei sacchi neri in cui è stato ritrovato il corpo della donna di 63 anni non ha dato nuovi risultati, mentre sugli abiti sono state trovate deboli tracce di Dna maschile: a quest’ultime però, non viene dato molto rilievo perché potrebbero derivare non si trattava però soprattutto di quest’ultimo è morto. La contaminazione è avvenuta durante il tragitto dal ritrovamento del cadavere da una contaminazione avvenuta anche nel corso dello spostamento del corpo dopo il ritrovamento.
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Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.