
Le ultime notizie sul caso Liliana Resinovich: i sospetti della cugina Silvia
Continua a tener banco il caso Liliana Resinovich, riaperto poche settimane fa dopo esser stato archiviato come suicidio: la nuova perizia sul corpo della donna, trovata morta il 5 gennaio 2022 nei pressi di un ex ospedale psichiatrico a Trieste, ha portato alla luce altri elementi (come tracce pilifere sui vestiti di Lilly) e indotto gli inquirenti a riconsiderare la tragica (e irrisolta) vicenda di cronaca nera che dura ormai da più di tre anni… e tornano le ombre sul marito della vittima, Sebastiano Visintin, e sul rapporto non idilliaco tra i due: ecco infatti cos’ha svelato Silvia, la cugina di Liliana, durante il programma “Pomeriggio Cinque“.
Le parole della cugina Silvia
“Sebastiano ordinava e Liliana eseguiva – ha detto Silvia alla conduttrice Myrta Merlino – anche a casa mia e sulle piccole cose. Io credo che lei avesse paura del marito, forse è stata ricattata in qualche modo dalla famiglia di Sebastiano, non lo so perché non vivevo con loro… ma dopo quello che è uscito in questi tre anni mi faccio delle domande”. Silvia sospetta che qualcuno abbia minacciato Liliana per non far trapelare cose, avvenute all’interno della sua casa, che magari non dovevano uscire. I dubbi della cugina di Lilly riguardano anche il figlio di Sebastiano: “Lui ha vissuto con loro – ha detto – perché non è mai andato a testimoniare visto che conosce bene il rapporto tra i due? Agli inquirenti chiedo di ascoltare anche l’ex moglie di Sebastiano, con cui c’erano ottimi rapporti, e che magari può dire qualcosa di interessante, così come gli amici e tutta la parte dell’universo di Sebastiano“.
Il responsabile secondo Silvia
Visintin non è al momento indagato per la morte della moglie, tuttavia Silvia ritiene che l’uomo abbia qualche responsabilità sulla tragica scomparsa della cugina, soprattutto perché diverse cose non tornano stando ai racconti dello stesso Sebastiano. Al momento gli inquirenti hanno a disposizione due perizie e sono al lavoro per ricostruire nuovamente uno dei casi più misteriosi della storia recente del nostro Paese.
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La causa del decesso
La svolta sul caso è arrivata grazie alla riesumazione del cadavere di Liliana, avvenuta qualche mese fa, e alla nuova autopsia: il medico legale ha evinto che la causa del decesso è asfissia indotta provocata da terzi. In sostanza qualcuno ha aggredito la Resinovich alle spalle soffocandola con un sacchetto di plastica, per poi lasciarla all’interno del parchetto e senza spostarla di un metro.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.