Liliana Resinovich, le indiscrezioni sulla super perizia: ''Prima della morte è stata aggredita alle spalle...''

Nuovi elementi sono emersi sul caso Liliana Resinovich, potrebbe essere decisiva la nuova super perizia sul cadavere: ecco cosa è stato scoperto

Caso Liliana Resinovich (Foto Youtube)
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Nuove rivelazioni sulla morte di Liliana Resinovich: ecco cosa sarebbe accaduto prima della scomparsa della donna​

La morte di Liliana Resinovich, avvenuta il 14 dicembre 2021 a Trieste, ha scosso profondamente tutta Italia: il suo corpo senza vita è stato ritrovato il 5 gennaio 2022 nel giardino dell'ex Ospedale Psichiatrico Provinciale di Trieste e, a distanza di tre anni dall'accaduto, il mistero su cosa sia accaduto alla donna resta vivo. Recentemente però, come riportato da FanPage.it, sono emerse nuove indiscrezioni riguardanti una perizia medico-legale che escluderebbe l'ipotesi del suicidio. Ecco cosa sarebbe emerso dalla nuova analisi del corpo di Liliana. ​

I sospetti su Sebastiano Visintin e Claudio Sterpin

Le indagini hanno rivolto l'attenzione, nelle prime battute, su due figure chiave nella vita della 63enne: il marito Sebastiano Visintin e l'amico speciale Claudio Sterpin. Quest'ultimo aveva avuto una relazione con Liliana in passato e i due si frequentavano spesso. Tali dinamiche personali, oltre che un rapporto non proprio idilliaco tra Liliana e il marito Sebastiano, hanno portato gli inquirenti a valutare possibili moventi legati a gelosie o conflitti interpersonali.

Dettagli della perizia

Intanto la perizia medico-legale, redatta dall'antropologa forense Cristina Cattaneo e da altri esperti, ha fornito dettagli cruciali sulle circostanze della morte della Resinovich. Secondo le indiscrezioni, appunto, la donna sarebbe stata aggredita alle spalle, colpita al volto e successivamente strangolata con una torsione brusca del collo, che avrebbe causato la frattura di una vertebra. Tali elementi suggeriscono una morte per asfissia meccanica dovuta a compressione sulla parte anteriore del corpo.


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Le reazioni della famiglia

Il fratello di Liliana, Sergio Resinovich, attraverso il suo legale Nicodemo Gentile, ha espresso desolazione e amarezza per il tempo trascorso prima di giungere a tali conclusioni: la famiglia non ha mai creduto all'ipotesi del suicidio e ora spera che le nuove evidenze possano portare a una svolta nelle indagini, con l'identificazione e la punizione del responsabile. La recente perizia, infatti, rappresenta un tassello fondamentale per fare luce sulla tragica morte di Liliana Resinovich.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.