Liliana Resinovich, si attende l’esito dell’autopsia
La verità sul caso della morte di Liliana Resinovich, la donna scomparsa da casa il 14 dicembre 2021 e trovata morta il 5 gennaio del 2022, è ancora tutta da scrivere. Secondo quanto riportato da “IlGiornale.it”, quella che si sta vivendo è una fase di stasi nel giallo della morte della donna e, probabilmente, sarà necessario attendere metà maggio per conoscere i risultati dell’autopsia nella quale potrebbe entrare in gioco una nuova tecnica forense potenzialmente capace di chiarire la data della morte di Liliana Resinovich.
Liliana Resinovich, spunta la testimonianza
In questi ultimi giorni la trasmissione “Mattino 4” in onda su Rete 4, condotta da Federica Panicucci e Roberto Poletti, si sta occupando del caso della morte di Liliana Resinovich. A tal proposito, oltre a mostrare una lettera che Lilly aveva scritto per Claudio Sterpin, ha riproposto le importanti parole di una testimone che ha raccontato di aver visto un uomo nel gennaio del 2022, nei pressi del luogo del ritrovamento del corpo senza vita di Liliana Resinovich.
La testimone: “Ho visto…”
Nella trasmissione “Mattino 4” condotta da Federica Panicucci e Roberto Poletti, dunque, è stata riproposta una importante testimonianza da parte di una donna che ha raccontato di aver visto un uomo nei pressi del luogo dove venne ritrovato senza vita il corpo di Liliana Resinovich: “La zona è abbastanza buia, ma ho visto che si trattava sicuramente di un uomo. Mi è sembrato anziano, che vestiva tutto di scuro, sia pantaloni che giacca, portava un berretto scuro con una visiera corta, non come quelle dei berretti di baseball e non era di lana, né sportivo. L’uomo era di altezza media e di corporatura normale. Ho avuto l’impressione che l’uomo fosse anziano perché sul suo viso ho notato che aveva la barba bianca. Ho notato l’uomo attirata dalla luce della torcia. Ricordo di aver detto al mio compagno: ‘Cosa ci fa qui un uomo anziano col buio, praticamente di notte? Magari ha bisogno di aiuto’. Questa persona ha proseguito e non ha chiesto aiuto. Ricordo che camminava lentamente guardando per terra. In quel momento ho pensato che l’uomo stesse cercando qualcosa per te. Che avesse perso qualcosa. Sono sicura che tenesse in mano una torcia e non un telefonino perché il fascio di luce era concentrato”. Alla domanda se il berretto indossato dall’uomo potesse assomigliare ad un berretto tipo “coppola”, la testimone ha risposto: “Potrebbe essere, ma non ne ho l’assoluta certezza”.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
