Liliana Resinovich, spunta una nuova prova: "Il suo ultimo percorso prima di..."

Daniele Auber, esperto di video vfx, ha contattato "Chi l'ha Visto?" fornendo materiali importanti per l'indagine Liliana Resinovich: tutti i dettagli

Una foto tratta dal profilo Facebook di Liliana Resinovich, 63 anni, scomparsa dalla sua abitazione a Trieste lo scorso 14 dicembre, 5 Gennaio 2022. Fonte foto: ansa.it
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Le ultime notizie sul caso Liliana Resinovich: ecco la possibile prova sugli spostamenti di Lilli

Non si fermano le indagini sul caso Liliana Resinovich, la 63enne trovata morta a Trieste a gennaio 2022 tre settimane dopo la sua scomparsa: la Procura triestina, dopo aver respinto la richiesta di archiviazione per suicidio, è al lavoro in seguito alla riesumazione del cadavere della donna e sta valutando nuovi elementi utili a capire che fine abbia fatto Lilli. Una segnalazione importante spunta ora dal programma “Chi l'ha Visto?“, una prova che potrebbe ricostruire gli ultimi movimenti della Resinovich prima della morte. Ecco di cosa si tratta.

L'indiscrezione

Daniele Auber, artista dei vfx che vive e lavora come operatore cinematografico negli Stati Uniti, avrebbe inviato un filmato particolare alla redazione di “Chi l'ha Visto?“; attraverso una ricostruzione, basata sui filmati delle telecamere di videosorveglianza da cui sono stati rimossi alcuni elementi “inutili" alle indagini, Auber sarebbe riuscito a confermare le tre ipotesi di spostamento della Resinovich prima di sparire nel nulla. Prima l'avvistamento nei pressi della sua casa, poi mentre butta l'immondizia, infine sulle strisce pedonali di piazzale Gioberti (situazione quest'ultima che lascerebbe dei dubbi nella famiglia ma che, stando a questo metodo tecnologico utilizzato da Auber, confermerebbe il tutto).

I dettagli

Auber, inoltre, avrebbe addirittura identificato i colori degli abiti indossati da Liliana: grigio, in contrasto con il nero indossato invece dall’amica e vicina Gabriella Micheli, inquadrata mentre si dirigeva in palestra un paio di minuti dopo di lei quello stesso giorno, quindi nel medesimo tratto stradale e con le medesime condizioni di luce. Successivamente, a quell’immagine della scuola di polizia, il professionista degli effetti speciali ha rimosso le buste della spazzatura, sistemato la borsetta e aggiunto un raggio di luce per ricreare le condizioni di luminosità di piazzale Gioberti. Estrapolando l’immagine e sovrapponendola a quella appunto sulle strisce pedonali, la corrispondenza sarebbe perfetta.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.