Lo sfogo del papà di Clelia Ditano: "Chi deve pagare adesso? Non...". Ecco le sue parole

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Giuseppe Ditano, papà della giovane Clelia, tuona contro i responsabili dell'incidente: ecco cos'ha chiesto

Proseguono le indagini sulla morte di Clelia Ditano, la 25enne di Fasano scomparsa pochi giorni fa nella palazzina in cui viveva: la giovane pugliese, che lavorava in un b&b, è precipitata nel vano ascensore (che era fuori uso) ed ha sbattuto violentemente contro il tetto dell'elevatore, un impatto che l'ha uccisa sul colpo. Tutti i familiari e gli amici di Clelia sono sotto shock per il tragico incidente ma Giuseppe Ditano, papà della ragazza, è furioso anche perché ora è mistero su chi abbia la responsabilità della morte della figlia. Ecco cos'ha detto il signor Ditano a TeleNorba.

La rabbia di Giuseppe Ditano

“Chi deve pagare adesso? Chi ha la responsabilità di tutto questo – ha tuonato il padre di Clelia – non si deve pagare con i soldi, ma in giustizia. Non sono venuti a fare altri controlli perché c'è il sigillo, dovranno venire i periti, siamo ancora all'inizio“. L'ascensore che aveva chiamato Clelia nella notte tra domenica 30 giugno e lunedì 1° luglio, infatti, era fuori uso per un guasto, ma la malcapitata brindisina ha aperto la porta dell'elevatore credendo di entrarci dentro e scendere dal quarto al primo piano, invece ha messo i piedi nel vuoto ed è finita giù senza poter fare nulla per salvarsi. L'ascensore è stato messo sotto sequestro per ricostruire il drammatico incidente.

Problemi ai sensori dell'ascensore?

L'incidente potrebbe essere avvenuto per un malfunzionamento dei sensori dell'ascensore; un ingegnere di Lecce ne ha parlato a Repubblica.it dicendo che “ci sono dei sensori chiamati sensori induttivi. Riescono a capire quando c'è una cabina che è arrivata a un piano. A questo punto danno il consenso per una eventuale apertura delle porte. Il guasto sarà stato a un sensore o a un controllo. Anche se i controlli di solito non sono singoli. Bisogna risalire alla manutenzione per capire cosa abbia causato il guasto“. Se ne saprà di più nei prossimi giorni, l'inchiesta continua.

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