Antonella Clerici si è confessata a cuore aperto nel corso di una intervista rilasciata al podcast di Diletta Leotta
La nota conduttrice di Rai Uno, Antonella Clerici, è stata ospite della bella giornalista siciliana, Diletta Leotta, conduttrice del podcast, Mamma Dilettante 2, in cui si è confessata a cuore aperto rivelando anche alcuni particolari legati alla complicata storia con il suo ex compagno, Eddy Martens e alle difficoltà incontrate dalla figlia nata dalla loro unione, Maelle, dopo la separazione. Nell’intervista, la Clerici ha rivelato le vicissitudini che hanno riguardato la figlia, vittima di episodi di bullismo in classe che l’hanno resa piuttosto irrequieta.
La popolarità della madre e le sofferenze patite da Maelle
Questi episodi, secondo la Clerici, sarebbero stati condizionati dalla popolarità e dal successo televisivo della madre. Essere “figlia di” non l’ha aiutata nei momenti cruciali della sua infanzia ma la bambina ha sempre voluto vivere la quotidianità come tutti gli altri”. Maelle ha adesso 15 anni ed è l’unica figlia della bionda conduttrice. La Clerici l’ha descritta come una ragazza tosta e dal carattere forte, in grado di reggere le pressioni.
Il carattere forte della figlia
“Non si lascia sottomettere – ha spiegato Antonella nell’intervista concessa alla Leotta – ha la sua bella indipendenza, le auguro di essere una donna forte”. Proprio questo carattere e questa tempra forte le hanno consentito di affrontare questi momenti difficili, riuscendo a tenere testa a chi l’ha sottoposta ad atti di bullismo. Dalla quarta elementare la figlia, proprio su sua richiesta, ha sempre fatto la scuola pubblica, ha spiegato la conduttrice di Rai Uno. Gli episodi di bullismo si sono verificati quando Maelle ha iniziato a frequentare la scuole medie.
Maelle è riuscita a farsi apprezzare per le proprie qualità
“Alle medie, qualcuno le ha detto: ‘Tu parli, ma sei la figlia di’ “. Parole che le hanno causato grande sofferenza, ma poi è riuscita ad “incassare” il colpo riuscendo comunque ad inserirsi splendidamente nella propria classe. “Alla fine della terza media – ha spiegato la Clerici – ho visto che chi prima la denigrava poi gli portava la merenda. E’ riuscita a portarlo della sua parte”. In classe veniva appellata contìnuamente come “la figlia della Clerici, come fosse una raccomandata”, ma col tempo è stata brava a farsi apprezzare per le proprie doti
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