Luca Perazzini e Cristian Gualdi morti sul Gran Sasso, un soccorritore: "Erano a poca distanza tra loro, fino all'ultimo hanno..."
Luca Perazzini e Cristian Gualdi morti sul Gran Sasso, Marco Iovenitti (vice capo stazione del soccorso alpino de L'Aquila): "Erano a poca distanza tra loro, fino all'ultimo hanno...".
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Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due alpinisti morti sul Gran Sasso
Ieri si sono concluse con il peggiore epilogo possibile le ricerche di Luca Perazzini e Cristian Gualdi: i due alpinisti, rispettivamente di 42 e 48 anni, che risultavano dispersi dalla giornata di domenica sul Gran Sasso sono stati trovati privi di vita. Secondo quanto riportato da “Repubblica.it", i due amici inseparabili sono rimasti uniti fino alla fine dentro il Vallone dell'Inferno, così come lo erano stati nel corso della vita con le tante escursioni condivise nelle amate gite in montagna.
Erano vestiti in modo troppo leggero
Luca Perazzini e Cristian Gualdi erano due scalatori esperti e ben equipaggiati, ma – come si legge su “Repubblica.it" – erano vestiti in modo troppo leggero come constatato dai soccorritori che hanno ritrovato i corpi senza vita. Troppo leggeri in relazione alle condizioni del tempo profondamente mutevoli di quelle cime dove domenica scorsa era attesa una “allerta gialla". Per 5 giorni l'Italia intera ha tenuto il fiato sospeso nella speranza che i due alpinisti potessero essere ritrovati sani e salvi, ma ieri è arrivata la triste notizia della loro morte che ha creato un'ondata di commozione in tutto il Paese.
Probabilmente già dopo le prime 24 ore non c'era più niente da fare
Di notte le temperature sul Gran Sasso scendono a meno sedici gradi e – come si legge su “Repubblica.it" – gli uomini del soccorso alpino hanno fatto capire che probabilmente già dopo le prime 24 ore per Luca e Cristian non c'era più niente da fare. A pronunciare le frasi più strazianti in questi giorni è stato Marco Iovenitti, vice capo stazione del soccorso alpino de L'Aquila, che ha raccontato di essere stato l'ultimo ad averli sentiti al telefono. Nella pagina successiva potrete leggere le sue parole.
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Un soccorritore rivela: “Erano a poca distanza tra loro, fino all'ultimo hanno…"
Marco Iovenitti, vice capo stazione del soccorso alpino de L'Aquila – come riportato da “Repubblica.it" – ha raccontato di essere stato lui l'ultimo a sentire al telefono Luca Perazzini e Cristian Gualdi mentre cercavano di dargli la loro posizione esatta, aggiungendo che in quel momento ha sperato davvero di poterli salvare: “Erano a poca distanza tra di loro, non più di cinque metri, parlavano, credo che abbiano parlato fino all'ultimo, per sentirsi vicini, pur senza vedersi".
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
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