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Malattia e visite fiscali, le nuove indicazioni dell’Inps: ecco cosa cambia

Nuove regole INPS sulle visite fiscali e indennità di malattia: cosa cambia per lavoratori e medici

Malattia e visite fiscali, le nuove indicazioni dell’Inps: ecco cosa cambia
Pensioni maggio 2025

Novità INPS sul sistema di controllo delle assenze per malattia e l’obbligo di reperibilità: ecco la novità

Quando ci si mette in malattia è fondamentale sapere che si può ricevere una visita fiscale da parte dell’INPS: questo controllo serve a verificare la reale condizione di salute del lavoratore e la correttezza dell’assenza. Sul sito ufficiale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale sono stati recentemente pubblicati aggiornamenti operativi che chiariscono alcuni aspetti importanti della gestione delle assenze per malattia. Le nuove indicazioni non cambiano radicalmente il sistema, tuttavia rafforzano l’efficienza del processo e aumentano la responsabilità di medici e datori di lavoro. Ecco cosa cambia.

Fasce orarie e ruolo del datore

Le visite fiscali possono essere richieste dall’INPS in autonomia o direttamente dal datore di lavoro, sia nel settore pubblico che privato. Le fasce orarie in cui il lavoratore deve rendersi reperibile sono diverse a seconda dei settori: per i dipendenti pubblici dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, mentre per quelli privati dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. La reperibilità va sempre garantita, anche nei giorni festivi e prefestivi. In caso di spostamento, è obbligatorio segnalare subito all’INPS il nuovo indirizzo attraverso lo Sportello online del cittadino. L’assenza non giustificata alla visita può comportare la sospensione o la perdita dell’indennità.

Cosa cambia con le nuove indicazioni

Secondo quanto chiarito dall’INPS, tutti i certificati medici devono essere trasmessi esclusivamente in via telematica tramite il sistema Tessera Sanitaria, senza eccezioni. Il medico deve specificare la diagnosi sintetica, la prognosi, la non trasportabilità e l’indirizzo di reperibilità, se diverso dalla residenza. L’assenza di uno di questi dati può causare problemi per il lavoratore, fino alla perdita dell’indennizzo. Inoltre, in caso di incongruenze tra certificato e visita, l’INPS può richiedere chiarimenti direttamente al medico.

Altre informazioni utili su certificati e controlli

Per semplificare la gestione l’INPS ha migliorato i propri strumenti digitali: il sistema TS per la trasmissione dei certificati, il portale VMC per le richieste dei datori di lavoro e lo Sportello del cittadino per visualizzare esiti e comunicare variazioni. Questo assetto consente un controllo più rapido ed efficace delle assenze, oltre che aiuta a prevenire gli abusi.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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