
Le è bastato mangiare una semplice mela per andare in shock anafilattico: salvata dal pronto intervento del 118
Si sono vissute ore di apprensione nel bolognese per le sorti di una 25enne di Casalecchio, in provincia di Bologna, che è stata trasportata d’urgenza in ospedale dopo aver mangiato una mela. Il fatto è accaduto nella giornata di ieri, 25 aprile, esattamente nella zona dell’Eremo di Tizzano, un famoso e storico luogo di fede dove molti turisti si recano per fare una passeggiata panoramica sulla pianura. La giovane ragazza 25enne, proprio mentre stava passeggiando in quei luoghi, ha accusato un malore dopo aver dato un morso ad una mela che aveva portato con sé.
La corsa in ospedale
Stando alle prime informazioni che trapelano da fonti di stampa locale, la giovane avrebbe accusato una gravissima reazione allergica che le ha causato uno schock anafilattico. Dopo aver perso i sensi la donna è stata prontamente soccorsa dai sanitari del 118 i quali, dopo aver constatato la gravità delle condizioni della 25enne, hanno deciso di trasportarla subito in ospedale in codice rosso tra lo stupore della gente e delle persone che stavano passeggiando con lei.
La ripresa dopo le cure
All’ospedale Maggiore di Bologna le sono state praticate le cure di rito e per fortuna le sue condizioni sono via via migliorate. La giovane continua però a rimanere in osservazione e si sta sottoponendo in queste ore a tutti gli esami e gli accertamenti di rito al fini di escludere complicazioni. Non è ancora chiaro se la giovane sapesse già di soffrire di allergia a questo frutto . Per fortuna tutto si è risolto per il meglio, anche se la 25enne ha corso un serio pericolo.
Il precedente del 5 aprile
Si tratta di un episodio che fa il paio con quanto avvenuto alcune settimane fa ad una giovane 21enne americana che studia in Italia e che è stata vittima di un caso analogo di shock anafilattico, in questo caso dopo aver mangiato un panino a Roma. Sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo. La reazione è stata causata dagli anacardi che in piccolissima percentuale, erano presenti all’interno del suo pasto frugale. La fortuna della donna è stata quella di avere con sé il farmaco antistaminico che le ha consentito di scongiurare il peggio.
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