Con la revisione degli scaglioni Irpef e il taglio al cuneo fiscale le tasse diminuiranno, ma il requisito reddituale non sarà l’unico
In seguito alla presentazione ufficiale della Nadef, nota di aggiornamento al Def, il governo Meloni ha deciso di dare priorità soprattutto al taglio del cuneo fiscale fino al 7% per alzare gli stipendi dei lavoratori. Grazie anche ad una modifica delle aliquote Irpef, le tasse sul reddito sono destinate a diminuire con la nuova manovra finanziaria, ma non per tutti. La Manovra Finanziaria 2023 garantirà, da gennaio 2024, il taglio del cuneo fiscale del 3% per redditi fino a 25mila euro, mentre il taglio sarà pari al 2% per redditi tra 25mila e 35mila euro, mentre nel 2024 il taglio al cuneo fiscale arriverà fino al 7%.
Il taglio al cuneo fiscale
Il taglio al cuneo fiscale riguarderà solo i redditi più bassi, mentre coloro che hanno uno stipendio mensile di circa 2.700 euro non beneficeranno di alcun taglio. La revisione degli scaglioni Irpef porteranno dei vantaggi a coloro che percepiscono redditi bassi. Nelle intenzioni del governo vi è l’idea di dare vita ad una no-tax area per i redditi fino a 8.500 euro, accorpando inoltre i due scaglioni di redddito, che prevederebbero l’applicazione di una aliquota al 23% fino a 28 mila euro di reddito.
Chi beneficerà della detassazione
La detassazione ci sarà ma non sarà per tutti, ma solo per i nuclei familiari con 3 figli o più. I benefici si estenderanno anche a quei nuclei familiari con due figli ma in misura inferiore, mentre alcuni benefici saranno introdotti per le famiglie con disabili. L’idea del governo sarà quella di applicare il cosiddetto quoziente familiare, che in parte prenderà il posto dell’Isee sin da subito, favorendo le famiglie numerose, ma penalizzando i nuclei familiari composti da uno o due persone.
I tagli potrebbero arrivare fino al 60 percento
Nella prossima manovra finanziaria, se tutto dovesse essere confermato, dovrebbe essere applicato un taglio sostanzioso che potrebbe arrivare anche al 60% alle famiglie numerose o che hanno invalidi in famiglia. La stessa riduzione a livello fiscale sarà anche applicata ai pensionati con figli a carico o che vivono in condizioni di difficoltà con invalidi e disabili. Pertanto non sarà solo il reddito l’unica discriminante per beneficiare delle riduzioni delle tasse, sarà anche importante la composizione del nucleo familiare.
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