Manuela Petrangeli uccisa, parla l'ex compagna di Gianluca: "Mi ha telefonato e l'ho convinto così a consegnarsi..."

Le parole scioccanti e inquietanti di Debora Notari, ex compagna dell'uomo che ha assassinato Manuela Petrangeli

Manuela Petrangeli, la fisioterapista 50enne uccisa a colpi di fucile a Roma, in una foto tratta da Facebook. FACEBOOK MANUELA PETRANGELI +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++
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Le parole dell'ex compagna di Gianluca, l'uomo che ha assassinato Manuela Petrangeli con due colpi di fucile

Il femminicidio di Manuela Petrangeli, avvenuto poche ore fa a Roma, ha scioccato tutto il Paese: la fisioterapista capitolina era uscita dal lavoro da qualche minuto quando è stata assassinata all'improvviso dall'ex compagno, il quale si è armato di fucile a canne mozze e l'ha tramortita con due colpi fatali per moitivi ancora da chiarire. Il killer è già in manette (si è costituito dopo il folle gesto), nel frattempo emergono sempre più notizie e retroscena sul dramma. Ha parlato, ad esempio, un'altra ex compagna dell'assassino di Manuela: ecco cos'ha detto Debora Notari a IlMessaggero.it.

Le parole di Debora

Non sentivo il mio ex compagno da anni – ha spiegato – lo avevo denunciato per maltrattamenti tempo fa, quando mia figlia era ancora piccola. Lui era stato anche in carcere per un paio di mesi, poi aveva intrapreso un percorso di recupero ma non abbiamo più avuto rapporti. Mi ha chiamata subito dopo aver ucciso Manuela, ero rimasta sorpresa perchè mi aveva bloccato dappertutto. Ho risposto e biascicava parole confuse". Poi la terribile confessione.

La confessione del delitto

Mi ha detto – prosegue il racconto di Debora – di averle sparato e che sperava fosse morta. L'ho tenuto al telefono per quaranta minuti, mi ha detto che si voleva uccidere e che stava girando in macchina con il fucile. Ho avuto tanta paura, gli ho detto di andare dai Carabinieri. Lui non voleva ma io ho insistito e sono rimasta al telefono con lui fino all'ultimo“. Poco dopo, fortunatamente, Gianluca (il nome dell'uomo) si è recato presso la caserma dei Carabinieri di Casalotti. Ora è in custodia cautelare e in attesa della condanna.


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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.