Margaret Spada, chi è la ragazza morta per una rinoplastica: i suoi sogni e il fidanzato Salvatore

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Margaret Spada, due medici indagati per la sua morte

Si chiamano Marco e Marco Antonio Procopio, sono padre e figlio e sono indagati per la morte della 22enne Margaret Agata Spada. La giovane si era recata in un ambulatorio privato a Roma per sottoporsi ad un intervento di rinoplastica, ma sulla base di quanto raccontato da fidanzato della giovane e dalla famiglia, Margaret avrebbe iniziato a manifestare dei segni di insofferenza fisica dopo l'anestesia. I medici hanno provato a rianimarla e poi hanno chiamato il fidanzato Salvatore Sferrazzo per chiedergli se la ragazza fosse allergica. A quel punto lui è entrato in sala operatoria per filmare quel che stava accadendo e proprio questo video potrebbe fornire informazioni utili a chiarire cosa sia successo. Margaret poi è stata trasferita in ospedale, dove è morta tre giorni più tardi.

Margaret Spada, chi è la ragazza morta per una rinoplastica

Ma chi era Margaret Spada, la giovane morta per un intervento di rinoplastica al quale avrebbe dovuto sottoporsi in un ambulatorio privato a Roma. Nel corso de “La Vita In Diretta" l'inviata del programma di Rai 1 ha tracciato un profilo della giovane, la cui vita è stata spezzata troppo presto. Aveva solo 22 anni, era bella solare, sempre sorridente e entusiasta della vita. Era la figlia minore di Loredana e Giuseppe, i suoi genitori, oltre che mascotte di Lentini, paese in provincia di Siracusa: le volevano bene tutti, Margaret sapeva farsi amare. Era una ragazza gentile, semplice e di buoni sentimenti. Amava Salvatore, con il quale sognava di costruire una famiglia.

Il suo sogno di diventare infermiera

Margaret era una ragazza responsabile, con la testa sulle spalle: si era diplomata al liceo classico e si era iscritta a Scienze infermieristiche: da un paio di anni aveva iniziato a lavorare come segretaria in una rsa per gli anziani del paese. Il suo sogno era quello di diventare infermiera come il papà del quale era orgogliosa perché aveva dedicato la vita ai più bisognosi.

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