Il matrimonio d’amicizia sta spopolando soprattutto in Giappone: ecco per quale motivo
Il calo demografico unito alla riduzione drastica delle nozze, ha comportato una radicale mutazione sociologica del Giappone che sta affrontando anche un calo di natalità preoccupante. In questo quadro a tinte fosche, nascono nuove soluzioni e nuovi trend volti ad istituzionalizzare le unioni senza attraversare le temute “forche caudine” del classico matrimonio. Il matrimonio di amicizia, ad esempio, è una di queste.
La tendenza
Secondo un report del South China Morning Post (SCMP), sempre più ragazzi sta optando per un nuovo tipo di relazione coniugale, non suffragato ad promesse d’amore o men che meno da rapporti coniugali. Si tratta di una unione basata su valori e interessi condivisi che per i giovani rappresenta una valida alternativa al matrimonio tradizionale sull’altare. Una stima pubblicata da Colorus ha evidenziato come questa moda stia imperversando tra i giovani e in futuro potrebbe diventare assai diffusa come testimoniano gli 1,2 milioni di persone che si è dichiarata interessata a questa forma di unione informale.
Come funziona il matrimonio d’amicizia
Se il matrimonio tradizionale prevede una promessa eterna di amore e di fedeltà, il matrimonio di amicizia si limita solo ad un accordo reciproco di supporto morale e materiale fondato solo sulla pura e leale amicizia. Pertanto i coniugi possono anche avere relazioni con altre persone e avere figli con altri partner. Oltre il 70% dei partner ha scelto questa soluzione per costruirsi una famiglia, poiché in Giappone per una donna fare figli è diventato molto complicato.
Quali sono i vantaggi
Secondo un report dell’SCMP questa tendenza spopolerebbe tra gli individui asessuali, mettendo tuttavia in luce l’importanza del matrimonio di amicizia per le persone LGBTQ+, tenuto conto che il Giappone vieta ancora la legalizzazione delle unioni fra persone dello stesso sesso. Si è infine rivelata essere una via di fuga per chi vuole salvaguardare l’occhio sociale o per compiacere i genitori che anelano a vedere sposati e stabilizzati i propri figli all’interno di un nucleo familiare.
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