Filippo Turetta, ancora introvabile, si sarebbe liberato del corpo di Giulia Cecchettin in un modo ben preciso: tutti i dettagli
Continua a tener banco il dramma di Giulia Cecchettin, la 22enne trovata morta poche ore fa nei pressi del lago Barcis (Pordenone): la giovane, scomparsa sabato scorso da Marghera dopo aver trascorso il pomeriggio e la serata con l’ex fidanzato Filippo Turetta, è stata assassinata dallo stesso coetaneo che l’ha poi caricata nella sua Fiat Grande Punto nera e abbandonata qualche chilometro più avanti. Emergono ora maggiori dettagli su cosa sia successo quella tragica sera, ad esempio (come riportato da IlMessaggero.it) che Turetta ha fatto rotolare in un dirupo e per ben 50 metri il corpo già esanime di Giulia. Ecco in che modo il killer si sarebbe liberato del cadavere della ragazza.
In che modo Filippo si è liberato del cadavere
L’ha abbandonata sul bordo della strada e l’ha lasciata rotolare lungo un dirupo per una cinquantina di metri, fino a quando il corpo di Giulia si è fermato in un canalone: questa è la ricostruzione dei Carabinieri di Pordenone e Venezia di quanto avrebbe compiuto Filippo Turetta nella notte tra l’11 e il 12 novembre. La strada dove è stata trovata la 22enne nel periodo invernale viene chiusa fino al 15 aprile, in quanto impraticabile, terreno “perfetto” per Turetta per agire senza essere disturbato né visto (il rischio era di trovare il corpo addirittura tra cinque mesi, sepolto dalla neve e non prima della riapertura del tratto stradale).
Come è stata trovata Giulia
Un cane della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia ha trovato la giovane in una zona particolarmente impervia: l’animale ha individuato il cadavere sotto il piano stradale, ora però per recuperare il corpo sarà necessario l’intervento di una squadra speleo-alpino-fluviale di Pordenone. Intanto Turetta è ancora irrintracciabile: è stato emesso nei suoi confronti un mandato di cattura internazionale e i suoi stessi genitori, addolorati per la vicenda, lo hanno invitato a costituirsi.
Il post Instagram di Elena Cecchettin
“Prevedibile dalla descrizione di quel bravo ragazzo, troppo bravo: non farebbe male neanche a una mosca. Certo a una mosca no. Ma a una donna, beh, quella è tutta un’altra questione“: queste le parole scelte dalla sorella minore di Giulia, picchiata a morte dall’ex fidanzato dopo aver trascorso la serata insieme apparentemente senza alcun problema. Tutto immortalato da alcune telecamere di sorveglianza che hanno ripreso tutto. “Filippo era pericoloso, il video non mi ha stupito” ha aggiunto Elena, stravolta dal dolore così come tutta la sua famiglia e gli amici.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.