Il Garante interviene e le regole cambiano sulle multe prese con l’autovelox
Si è tanto parlato di autovelox in televisione, in quanto qualcuno si è divertito a romperli nell’arco di diverse settimane. A proposito di questi rilevatori di velocità, come riporta tgcom24.mediaset.it, le multe prese e i rispettivi verbali continueranno a giungere nelle case degli automobilisti, ma senza più la foto del veicolo. Questo, perchè il decreto del ministero dei Trasporti e quello dell’Interno che regola gli autovelox, atteso da 14 anni, è pronto e ha ricevuto il parere favorevole del Garante della Privacy, che ha concordato con Matteo Salvini paletti molto stretti per l’utilizzo di questi rilevatori di velocità.
Nessuna foto a casa
La novità più rilevante di questo decreto è rappresentata dal fatto che le foto, che solitamente accompagnano la multa rilevata con autovelox, e che di fatto rappresentano fonte di prova per le infrazioni al codice della strada, non dovranno più essere inviate al domicilio dell’intestatario del veicolo. Come riportato da Il Corriere della Sera, la foto resterà custodita dall’autorità che eleva la multa per il tempo minimo indispensabile, e sarà a disposizione dell’automobilista che potrà richiederla in caso di ricorso presentato al Giudice di Pace o al Prefetto.
Cosa deve garantire l’autorità
L’autorità che ha in custodia l’immagine dovrà garantire in ogni caso, “che siano opportunamente oscurati o resi irriconoscibili soggetti terzi e targhe di eventuali altri veicoli ripresi“. In diverse occasioni sono venute alla luce casi di cronaca che raccontano di amori, matrimoni e affari falliti a causa, per l’appunto, delle foto impertinenti dell’autovelox che arrivavano a casa con le contravvenzioni delle multe. Inoltre, il Garante ha dato il via libera alle rilevazioni frontali dei veicoli con l’autovelox, ma solo con accorgimenti che oscurino automaticamente i volti delle persone a bordo. Il monitoraggio del traffico avverrà con l’utilizzo di dispositivi e di sistemi di ripresa, ma il Garante ha stabilito che verranno memorizzate le immagini solo in caso di infrazione.
Le altre norme del decreto
La stretta sui rilevatori di velocità non si limita alla questione della foto fatta arrivare a casa. Secondo le bozze del nuovo decreto dei ministri delle Infrastrutture e dell’Interno, infatti, questi strumenti non potranno essere piazzati a meno di un chilometro dai centri abitati o dove ci sia un limite di 50 km/h, né sui tratti delle strade extraurbane dove la velocità è ridotta di almeno 20 km/h rispetto alla norma. Potrebbero essere le Prefetture a indicare i tratti stradali sui quali poter piazzare gli autovelox. In ogni caso, dovranno essere collocati seguendo un unico criterio, quello di garantire la sicurezza e la circolazione. Ciò significa che il loro utilizzo non deve applicato con l’intenzione di fare cassa. Infatti, più di una multa sullo stesso tratto di strada, entro un ristretto arco di tempo, non si potrà effettuare.
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