La tragedia del fiume Natisone
In questi giorni si è tanto parlato dei tre giovani dispersi a Premiaricco, in provincia di Udine. Purtroppo, dopo il mancato salvataggio da parte dei vigili del fuoco con tanto di elisoccorso (mancavano 5 metri di fune ancora per tentare di agganciarli prima che la piena del fiume Natisone li travolgesse), si è capito che il tutto sarebbe sconfinato in una tragedia. Il pubblico che ha seguito la vicenda ha ancora negli occhi le immagini dei tre amici, un ragazzo e due ragazze, che si abbracciano stretti prima di essere travolti dalla corrente del fiume.
Rinvenuti i corpi di Patrizia Cormos e Bianca Doros
Dopo giorni di ricerche serrate, sono stati trovati i corpi di due dei tre giovani dispersi. Si tratterebbe, come riportato da open.online, della ventenne Patrizia Cormos e, di Bianca Doros, 23 anni. Non è stato ancora rinvenuto Cristian Casian Molnare, 25 anni. Uno dei corpi è stato già recuperato, mentre sono ancora in corso le operazioni per recuperare l’altro corpo senza vita individuato dalle squadre dei vigili del fuoco e della Protezione Civile. I corpi sono stati ritrovati a centinaia di metri di distanza dalla spiaggetta in cui i tre giovani amici erano stati travolti in località Paderno. E’ stato l’abbassamento delle acque a far venire a galla i due corpi. Uno è stato trovato dalla Protezione civile praticamente sulla riva del Natisone, mentre l’altro individuato dai vigili del fuoco, è affiorato e le operazioni di recupero sono un po’ più complicate.
L’ipotesi dei soccorritori
I corpi sono stati ritrovati non lontano dal ponte Romano, da dove erano stati avvistati l’ultima volta e da dove i vigili del fuoco avevano provato a calare delle funi perché i ragazzi, trascinati dalla corrente del Natisone in piena, potessero afferrarsi. Alcuni esperti spiegano che l’ipotesi più probabile è che la morte delle due ragazze sia avvenuta pochi istanti dopo il loro passaggio sotto il ponte. I corpi, forse già senza vita anche per via della temperatura dell’acqua molto bassa, sono stati trascinati dalla forza impetuosa delle acque e sono finiti in un anfratto o impigliati nella vegetazione. Ieri, con il livello dell’acqua molto più basso, tornato praticamente a livelli normali, sono affiorati i corpi.
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Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.