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Nave italiana salpa verso il Mar Rosso senza l’autorizzazione del Parlamento: ecco cosa sta succedendo

L'operazione denominata Prosperity Guardian capeggiata dagli Stati Uniti, si è resa necessaria dopo i ripetuti attacchi degli Houthi alle navi commerciali e petroliere

Nave italiana salpa verso il Mar Rosso senza l’autorizzazione del Parlamento: ecco cosa sta succedendo
Nave da guerra

La nave farà parte della flotta che proverà a fermare le aggressioni degli Houthi contro le navi commerciali e petroliere

Negli scorsi giorni gli Usa hanno dato vita ad una coalizione mirata a proteggere le navi commerciali e petroliere che attraversano il mar Rosso e che vengono costantemente minacciate dagli “Houthi” e cioè i miliziani yemeniti scesi sul piede di guerra contro Israele dopo gli attacchi a Gaza. Anche l’Italia ha deciso di far parte della coalizione schierando la nave da guerra, Virginio Fasan, che è salpata verso il Mar Rosso con 200 uomini a bordo.

La questione palestinese al centro delle motivazioni delle rappresaglie

L’operazione denominata Prosperity Guardian capeggiata dagli Stati Uniti, si è resa necessaria dopo i ripetuti attacchi degli Houthi alle navi commerciali e petroliere. L’esercito yemenita è l’unico che al momento ha deciso di passare alle vie di fatto contro il genocidio in atto a Gaza che ha già causato oltre 20 mila vittime tra i palestinesi. Gli stessi Houthi hanno dichiarato che non si fermeranno se prima Gaza non riceverà il cibo e le medicine di cui necessita.

Le preoccupanti intenzioni dei guerriglieri yemeniti

“Tutte le navi nel Mar Rosso dirette verso i porti israeliani diventeranno un obiettivo” hanno dichiarato i guerriglieri yemeniti, tutt’altro che intenzionati a desistere dalle loro rappresaglie sul mar Rosso. Quasi quotidianamente, ormai da diversi giorni, le forze yemenite hanno sparato contro numerose navi cargo e petroliere con destinazione Israele, costringendo molte compagnie a dover sospendere il trasporto di petrolio. L’obiettivo della missione lanciata da Washington è quello di bloccare le aggressioni contro le navi commerciali anche per evitare che l’escalation sul Mar Rosso possa far lievitare nuovamente il costo della materia prima.

L’unico scopo della nostra nave sarà l’autodifesa

La coalizione formata dagli Usa vedrà la partecipazione di 10 paesi, tra cui anche l’Italia. La Virginio Fasan metterà a disposizione le proprie tecnologie e i propri dispositivi per proteggere sé stessa e le navi della coalizione internazionale dalle aggressioni del gruppo miliziano sciita dello Yemen, sempre più agguerrito nel proprio intendo di bloccare il traffico mercantile sul Mar Rosso. Al momento l’unico scopo della presenza della nostra nave da guerra è l’autodifesa da eventuali attacchi di droni e missili degli Houthi, che possono fregiarsi di un copioso arsenale proveniente dall’Iran.

La nave è salpata dall’Italia senza alcuna copertura a livello autorizzativo da parte del Parlamento Italiano. In realtà, per queste circostanze, l’autorizzazione da parte delle istituzioni non è necessaria, perchè la partenza della Virginio Fasan è solo in anticipo rispetto alla data prevista per febbraio. Nel caso in cui dovesse rendersi necessario l’invio di ulteriori unità o truppe, l’autorizzazione da parte delle due camere sarà obbligatoria.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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