Filippo Turetta, si attende l’arrivo in Italia
Nelle scorse ore è arrivato il via libera da parte della Germania all’estradizione di Filippo Turetta, accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Ora si attende il momento in cui il 22nene farà ritorno nel nostro Paese e – come riportato da “IlRestoDelCarlino.it” – Turetta potrebbe arriva in Italia nella giornata di venerdì. Nel frattempo l’Italia è ancora sconvolta e addolorata per la tragica fine di Giulia Cecchettin e si moltiplicano le manifestazioni in ricordo della 22enne e contro la violenza di genere. Una settimana fa la nota trasmissione “Chi l’ha visto?” era in collegamento con casa Cecchettin, con il padre Gino e la sorella Elena che lanciavano appelli per il ritrovamento di Giulia. Questa sera la nota trasmissione condotta da Federica Sciarelli è tornata ad occuparsi della vicenda.
“Non lo sopporto più, ma ho paura che dia di matto”
Nel corso della trasmissione “Chi l’ha visto?” in onda su Rai 3, Federica Sciarelli ha aperto la trasmissione facendo ascoltare un messaggio vocale inviato da Giulia Cecchettin 39 giorni prima di essere uccisa: “So che non c’entra probabilmente, è un po’ egoistico, però devo chiedervi un consiglio sulla mia situazione. So che sono un disco rotto e che il problema è sempre lo stesso, però sono arrivata al punto in cui non ce la faccio più a stare dietro a Pippo, non lo sopporto più. Cioè vorrei veramente che lui, almeno per un periodo sparisse. Ho l’impulso comunque di scrivergli perché per me è un’abitudine, però vorrei che sparisse. Solo che questa cosa ovviamente non la posso scrivere perché credo che darebbe di matto”. Giulia non ha paura per se stessa – come ha spiegato da Federica Sciarelli – ma ha paura che Filippo possa fare un gesto insano.
“Non so come comportarmi”
La nota trasmissione “Chi l’ha visto?” ha mandato in onda anche un altro audio di Giulia nel quale parla di Filippo: “Mi sento in una situazione in cui vorrei che sparisse, vorrei non avere più contatti con lui, però allo stesso tempo lui mi viene a dire cose del tipo ‘che è super depresso, che ha smesso di mangiare, che passa le giornate a guardare il soffitto, che pensa solo ad ammazzarsi, che vorrebbe morire, che vorrebbe uccidersi, che non trova più un senso per andare avanti. Che ora che è iniziata l’Uni a lui non frega di iniziare nessun corso, che passerà le giornate a casa. Non me le viene a dire per forza come ricatto, ma suonano molto come ricatto. E allo stesso tempo mi viene a dire che l’unica luce che vede nelle sue giornate sono le uscite con me o i momenti in cui io gli scrivo. E quindi questa cosa mi pesa e non so come sparire: vorrei fortemente sparire dalla sua vita, ma non so come farlo perché mi sento in colpa. Ho troppa paura che possa farsi male in qualche modo. Nel senso, non credo che lo farebbe perché credo che dica queste cose più per costringermi a stargli appiccicato, piuttosto che effettivamente potrebbe farle. Però il rischio c’è nella mia testa soprattutto. Il fatto che potrebbe essere colpa mia mi uccide come cosa e non so come comportarmi”. Di seguito potrete ascoltare l’audio, ripreso da “Corriere.it”
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
