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“Non voleva uccidere Giulia”, ecco su cosa potrebbe puntare la difesa di Filippo Turetta: i dettagli

I legali di Filippo Turetta, l'assassino di Giulia Cecchettin, potrebbero adottare una difesa particolare che esclude l'omicidio volontario aggravato che potrebbe costargli l'ergastolo.

“Non voleva uccidere Giulia”, ecco su cosa potrebbe puntare la difesa di Filippo Turetta: i dettagli
L'aereo con a bordo Filippo Turetta, il giovane accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, è atterrato all'aeroporto di Venezia, proveniente da Francoforte, Venezia, 25 novembre 2023. The plane carrying Filippo Turetta, the young man accused of the murder of Giulia Cecchettin, landed at Venice airport, coming from Frankfurt, Venice, Italy, 25 November 2023. ANSA/ MARCO ALBERTINI

“Non voleva uccidere Giulia”, ecco su cosa potrebbe puntare la difesa di Filippo Turetta: i dettagli

Gli inquirenti sono ancora all’opera per ricostruire nei dettagli la morte di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Tra le dichiarazioni del giovane e i primi risultati dell’autopsia eseguita venerdì mattina, e i video visionati dagli inquirenti, nell’area industriale di Fossò, è emerso che la morte della studentessa sarebbe avvenuta tra le ore 23:40 e le ore 23:50 dell’11 novembre. E’ quanto riportato da Fanpage.it.

La difesa di Turetta punterebbe sull’omicidio preterintenzionale

Gli investigatori non escludono che Filippo possa aver inseguito e colpito Giulia con la lama proprio quando lei ha cercato di fuggire dalla sua auto. Per poi caricare il corpo privo di sensi sui sedili posteriori a trasportarlo fino al lago di Barcis, dove è stato trovato una settimana dopo. Ma è possibile che la coltellata mortale sia avvenuta in un secondo momento. “Mi è scattato qualcosa in testa” ha raccontato Turetta al pm parlando anche di blackout. La vittima pare avrebbe provato a difendersi in ogni modo.

Intanto, gli avvocati dell’assassino, che si trova nel carcere di Verona, puntano a un gesto improvviso, non premeditato. In alcuni momenti il 22enne avrebbe detto che non era sua intenzione uccidere Giulia ma solo trattenerla in auto. Turetta ha cioè riconosciuto davanti al pm di aver “fatto una cosa terribile”, ma è su quanto fosse stata effettiva la volontarietà del suo gesto che la difesa potrebbe puntare nel corso del processo, provando a dimostrare, come riporta Il Messaggero, che si sia trattato di un omicidio preterintenzionale, che sarebbe punito dai 10 ai 18 anni di carcere e non con l’ergastolo.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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