Il nuovo decreto ha introdotto delle novità che riguardano l’invio di avvisi: ecco quali sono
Le nuove disposizioni che riguarderanno i controlli fiscali rappresenteranno una svolta epocale nel contrasto e nella prevenzione di ogni forma di evasione fiscale. Il nuovo decreto legislativo 1 del 2024 in materia di semplificazione degli adempimenti fiscali ha introdotto, tra le altre novità, anche quella della nuova pausa prevista per l’invio degli avvisi bonari da parte del Fisco durante i due periodi feriali principali dell’anno, ossia ad agosto e a dicembre.
Gli attuali controlli
I controlli che effettua l’Agenzia delle Entrate sui contribuenti sono di due tipologie: formale e automatico. Il controllo automatico si applica a tutte le dichiarazioni presentate dai contribuenti, mediante procedure automatizzate che si basano sui dati e sugli elementi direttamente desumibili dalle dichiarazioni dei contribuenti, avvalendosi anche di consulti sull’Anagrafe tributaria.
Il controllo formale, invece, viene effettuato sulle dichiarazioni dei redditi selezionate a livello centrale in base a criteri fondati sull’analisi del rischio. Viene effettuato un confronto tra i dati indicati nella dichiarazione e ciò che è contenuto all’interno dei documenti a disposizione dell’amministrazione.
Le nuove sospensioni
Dopo la verifica dei dati, se il contribuente risulta essere debitore, si generano direttamente gli avvisi bonari con i quali i contribuenti vengono sollecitati ad adempiere, regolarizzando la propria posizione. In questo modo l’amministrazione punta ad incoraggiare il pagamento spontaneo delle somme non riscosse o la presentazione di documenti per giustificare la propria posizione. Con l’articolo 10 del nuovo decreto è stato stabilito un ulteriore periodo di sospensione durante i periodi estivi e natalizi, nel quale non potranno essere inviati avvisi bonari. Solo nei casi eccezionali di indifferibilità e urgenza, queste pause non verranno rispettate.
L’introduzione delle comunicazioni via posta elettronica
Le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate non avverranno più soltanto tramite raccomandata con avviso di ricevimento e tramite il canale Entratel. Adesso l’amministrazione potrà anche utilizzare la posta elettronica certificata, attigendo gli indirizzi dei contribuenti direttamente dall’Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata (INI-PEC). In questo indice, infatti, sono contenuti tutti gli indirizzi di imprese e professionisti. Una svolta fondamentale che servirà a smaterializzare ed eliminare progressivamente l’uso della carta per le comunicazioni.
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