
Sono state stanziate risorse per 3 miliardi di euro, due per le famiglie e uno per le imprese: l’ipotesi di concentrare gli interventi in tre mesi
Per contrastare il rincaro delle bollette e supportare le famiglie meno abbienti, il governo Meloni adotterà una strategia nuova rispetto al vecchio bonus bollette. La nuova linea mirerebbe a scontare le bollette solo per un periodo limitato e comunque non per tutte le famiglie. Il nuovo decreto che fra qualche giorno il governo approverà aiuterà il governo a ritrovare la stabilità dopo il dissidio sorto fra la premier e il ministro dell’Economia, Giorgetti, in merito alla scarsa incisività della prima bozza che poi è stata bocciata e messa da parte.
Le due novità
Saranno sostanzialmente due le direttrici sulle quali il governo si muoverà per adottare misure ritenute “efficaci” estendendo la platea del bonus sociale fino a 20mila euro di Isee. L’estensione non si applicherà a tutti i nuclei familiari ma verranno fissati dei paletti per garantire un intervento diretto solo ed esclusivamente a quelle famiglie realmente in difficoltà. Se la precedente formulazione del bonus sociale prevedeva una soglia Isee fino a 9.530 euro per famiglie fino a 3 figli a carico, adesso questo parametro potrebbe salire a 20mila euro. Se questa soglia venisse confermata col nuovo decreto, sarebbero potenzialmente circa 7 milioni i nuclei familiari coinvolti nel nuovo bonus.
La novità sulla durata ridotta
L’altra novità è la durata del bonus che potrebbe essere limitata solo ad un breve periodo stimato in circa tre mesi. Su questo versante però non vi sarebbe piena condivisione di intenti in seno al governo e non è detto che le restrizioni temporali possano essere realmente inserite nel decreto. Le nuove direttrici del decreto scaturiscono anche dalla ferma presa di posizione di Giorgia Meloni che ha rispedito ai mittenti la prima bozza ritenendola poco incisiva per aiutare le famiglie in difficoltà.
Dipendenza energetica Russia, il nuovo piano
In questi giorni la Commissione Ue ha approvato un piano finalizzato ad interrompere del tutto la dipendenza energetica dalla Russia mettendo in atto una strategia mirata ad acquistare energia a prezzi accessibili. Il piano prevede una riduzione di 45 miliardi di euro nel 2025 che crescerà fino a 130 miliardi di euro entro il 2030 per poi salire ancora a 260 miliardi entro il 2040. Il piano è stato presentato dal commissario europeo all’Energia, Dan Jorgensen.
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