Il secondo incidente di Mestre dopo una decina di giorni dalla tragedia del 3 ottobre
Ancora un incidente a Mestre, sabato 14 ottobre, dopo la tragedia del 3 ottobre che ha visto un autobus precipitare da un cavalcavia e provocare la morte di 21 persone. Anche questa volta, il mezzo è della stessa società della tragedia del cavalcavia, un bus elettrico che ha impattato il pilastro di un condominio. Ferito il conducente che ha perso il controllo del mezzo e ha attraversato la carreggiata. Altri 14 passeggeri sono rimasti feriti. Questa volta cosa è successo? Quale la causa dell’incidente?
Il referto medico
Come riporta Il Messaggero, stavolta c’è un referto medico chiaro, quello del pronto soccorso: l’autista dell’incidente avvenuto sempre a Mestre l’altro ieri, ha avuto un malore. Si parla di episodio sincopale, dovuto forse a un improvviso calo di pressione. Tuttavia, la procura di Venezia vuole approfondirne l’origine, anche in ragione del fatto che una delle ipotesi ancora in ballo sulle cause della tragedia del 3 ottobre è che l’autista del bus elettrico caduto dal cavalcavia, il 40enne trevigiano Alberto Rizzotto possa aver perso il controllo del mezzo a causa di un mancamento. Può darsi che si tratti di due episodi separati che solo per una coincidenza incredibile sono avvenuti a pochi giorni l’uno dall’altro, ma gli inquirenti dovranno appurare che non vi sia un legame.
Il doppio elemento e una certezza
Il primo elemento a finire sotto la lente d’ingrandimento sarà l’orario di lavoro, ossia se l’autista alla guida del bus finito contro una colonna condominiale di via Carducci sabato sera avesse tenuto ritmi eccessivi (ipotesi già smentita dall’amministratore delegato della società di trasporti La Linea, Massimo Fiorese). Il secondo aspetto sarà capire se il conducente M. E., 59 anni, fosse nelle condizioni psicofisiche per guidare un pullman. L’unica cosa sicura è che l’uomo ha dichiarato alla sua ditta, ma anche agli investigatori e al personale sanitario di essersi sentito male alla guida. A questo punto, l’autista dovrà sottoporsi a una serie di accertamenti sanitari e non potrà tornare a guidare dei mezzi, quindi a svolgere il suo lavoro per un lungo periodo di tempo.
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Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.