Dura presa di posizione della federazione italiana Scherma e del Coni che hanno deciso di presentare una protesta ufficiale per il trattamento riservato a Pippo Macchi
La Federazione Italiana Scherma non ci sta e ha deciso adesso di alzare la voce dopo l’ennesima beffa di ieri sera che è costata la medaglia d’oro nella finale olimpica di fioretto a Pippo Macchi nella sfida contro Cheung Ka Long, schermidore di Hong Kong. Per questa ragione è stato deciso di inoltrare alla FIE e al CIO una protesta formale per il comportamento dell’arbitro di Taipei, ritenuto inaccettabile e inadeguato per una finale olimpica. A comunicare la clamorosa decisione è stato il presidente della federazione della disciplina, Paolo Azzi, supportato anche dal presidente del Coni, Giovanni Malagò.
L’indecisione che ha penalizzato l’atleta azzurro
Il comportamento dell’arbitro che ha deciso sostanzialmente di “non decidere” su alcune stoccate che sarebbero state decisive per la vittoria finale dell’azzurro, stavolta non è passato inosservato come alcune decisioni precedenti che hanno penalizzato atleti azzurri sia nella scherma che in altre discipline individuali. “Mai visto nulla di simile” sono state le parole affrante di Paolo Azzi, secondo il quale “è Filippo Macchi il vero vincitore e gli è stato negato un oro che meritava”.
La questione arbitraggi
E’ finita sotto accusa anche la designazione dell’arbitro di Taipei, scaturita dal meccanismo di sorteggio. Una scelta che rappresenta “un problema” perchè pregiudica ai migliori arbitri la possibilità di arbitrare una finale. Le accuse di Azzi hanno riguardato il livello arbitrale ritenuto “al di sotto della grande finale che abbiamo visto”. Molto duro nei giudizi anche il Presidente del CONI,Giovanni Malagò che ha stigmatizzato l’inopportunità della scelta di un arbitro di un paese confinante: “Ho parlato con il segretario della FIE ma il problema è che c’è un errore di fondo. I due giudici venivano da Taipei e dalla Corea in una finale tra Italia e Hong Kong”.
Le dure parole del coach di Macchi
Incontenibile anche la reazione del CT di Macchi, Stefano Cerioni, che alla fine del match ha chiesto ed ottenuto dagli spettatori del Grand Palais la standingo ovation per il suo atleta, ritenuto il “vincitore morale” della medaglia d’oro. “Mi fa male il cuore per lui e per me – ha dichiarato Cerioni alla stampa – Avevamo preparato tutto benissimo e per l’intera giornata Filippo ha tirato meravigliosamente, aveva messo le stoccate per vincere”.
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