Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero

Venerdì 16 Agosto
Scarica la nostra app
Segnala

Olimpiadi di Parigi, la nuotatrice rivela: “Nella Senna ho visto pezzi…”

La 19enne nuotatrice ungherese Bettina Fabian e il brutto ricordo della Senna tra pezzi marroni in acqua grandi come un dito, per non parlare delle immagini degli scarichi fognari.

Olimpiadi di Parigi, la nuotatrice rivela: “Nella Senna ho visto pezzi…”
epa10756765 Bettina Fabian of Hungary (L) competes during the Open Water Swimming Mixed 4x1500m final at the World Aquatics Championships 2023 in Fukuoka, Japan, 20 July 2023. EPA/HIROSHI YAMAMURA

Olimpiadi di Parigi, la rivelazione di una nuotatrice

I Giochi Olimpici di Parigi passeranno alla storia non solo per i risultati ottenuti dagli atleti delle varie discipline, ma anche per i problemi causati dalla Senna. A tal proposito la nuotatrice ungherese Bettina Fabian ha nuotato tra i liquami della Senna per 10 km e l’ha ritenuta un’orribile esperienza. E’ arrivata quinta nella gara di fondo alle Olimpiadi di Parigi ma alla soddisfazione di un buon risultato, era una debuttante, fa da contraltare il ribrezzo causato da quelle acque inquinate e fedite.

Cosa ha svelato l’atleta ungherese

Nell’acqua della Senna c’era di tutto, lo sostiene la nuotatrice ungherese come riporta fanpage.it. “Non abbiamo visto animali – ha ammesso subito dopo essere tornata sulla terra ferma – ma alcuni pezzi marroni… erano grandi quanto un dito”. Come lei, altre concorrenti hanno rischiato di graffiarsi sulle braccia e sul corpo per i cespugli di rovi e rasentando il muretto dell’argine così da evitare la forza della corrente. Ma non è stata la cosa peggiore che l’è capitata mentre cercava di nuotare in quel flusso melmoso. Lo aveva lasciato intendere anche Ginevra Taddeucci, l’italiana che ha vinto nella stessa gara dell’ungherese la medaglia di bronzo, con un sorriso ironico aveva parlato di un vaccino e di medicine assunti prima di tuffarsi. Lo ha ribadito la 19enne nuotatrice ungherese che rientra a casa con un po’ di apprensione per le proprie condizioni di salute (“abbiamo bisogno di aspettare qualche giorno per capire se si manifestano sintomi”) e un brutto ricordo per l’esperienza sportiva fatta in quel contesto ambientale.

Il video di Bettina Fabian che salita sulla banchina a riva, la prima cosa che  ha fatto è stato bere un liquore tradizionale del suo Paese: Palinka,,un distillato dalla gradazione alcolica molto alta. Ne aveva tra le mani una bottiglietta, che ha svuotato in un sorso solo. Poi ha sorseggiato anche della Coca Cola. Una forma di profilassi da campo (oltre a quella medica essenziale) per combattere microbi e virus. “Pensavo che l’acqua sarebbe stata più sporca e non avrei potuto vedere nemmeno le mie mani – ha aggiunto raccontando cosa si prova a immergersi nella Senna e a starci così a lungo -. Ne ho bevuta abbastanza mentre nuotavo, spero che non ci saranno conseguenze gravi. E spero che quello che m’è passato davanti agli occhi fossero solo piante mare”.

https://twitter.com/AnnaJelena3/status/1821563301211295769

Gli atleti nuotavano nei pressi degli scarichi fognari

Diverse foto scattate lungo il circuito della Senna mostrano chiaramente le condizioni instabili e malsane che hanno caratterizzato le competizioni in acque libere. Il colore giallo-marrone della corrente corrisponde alle testimonianze dirette di bagnanti che hanno incontrato oggetti sconosciuti tra una bracciata e l’altra, ma c’è qualcos’altro che provoca indignazione e nausea. Cioè, sono passati attraverso una fessura che passa attraverso lo scarico del drenaggio delle acque reflue.

La belga Jolyen Vermeylen non usò giri di parole per descriverne il senso di repulsione provato (“ho annusato e visto cose indicibili”). Il canadese Tyler Myslawchuk è stato così male da vomitare di continuo. Notizie di malori sono rimbalzate anche dalla delegazione portoghese per la “brutta influenza intestinale” contratta da Vasco Vilaga.

Sconcertanti sono altre immagini che mostrano in alcuni punti del tragitto, lungo il fiume oppure negli angoli del molo allestito in occasione delle gare, agglomerati galleggianti di schiuma maleodorante.Nonostante tutto – compresa un’opera di bonifica costata investimenti elevati ma dagli effetti inefficaci – si è deciso di gareggiare ugualmente in quel fiume impraticabile e pericoloso per la salute.

La nostra newsletter!

Ricevi gli aggiornamenti e le ultimissime
su Meteo e Scienza via mail!

ISCRIVITI ORA!

Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

SEGUICI SU:

Ultima Ora

Ultima Ora Terremoto