Molti atleti hanno accusato dei disturbi dopo la gara di triathlon: le polemiche e la dura presa di posizione degli atleti
Non accennano a placarsi le polemiche sui giochi olimpici in corso di svolgimento a Parigi sulle prove natatorie che si stanno svolgendo sulla Senna, le cui acque contengono sicuramente parecchie insidie per la salute degli atleti. Le acqua notoriamente inquinate del fiume che bagna Parigi hanno costretto gli organizzatori nei giorni scorsi ad annullare i due allenamenti previsti e a rinviare le gare di fondo. Le polemiche si sono infervorate dopo gli esiti delle prime due prove di triathlon e le lamentele degli atleti.
Le immagini che hanno fatto il giro del mondo
La gara per gli atleti del triathlon è stata massacrante, come ha avuto modo di confermare Tyler Mislawchuk, l’atleta canadese, che ha accusato un malore dopo essere uscito dalle acque della Senna. Mislawchuk ha vomitato più volte e ha accusato anche dei forti capogiri. Le immagini che hanno ripreso l’atleta canadese barcollante e stravolto, hanno fatto il giro del mondo, facendo infuriare ancora di più quegli atleti che hanno già protestato più volte contro la federazione olimpica affinchè le gare venissero spostate altrove.
Il commento dei nuotatori
Il nuotatore 29enne dopo aver chiuso col tempo di 1:44:25, appena uscito dall’acqua è stramazzato al suolo, per poi vomitare in maniera copiosa. «Ci ho provato, non ho rimpianti: ho vomitato dieci volte ha dichiarato ai cronisti Mislawchuk, Nonostante tutto, il comitato di Parigi 2024 sembra irremovibile nella propria decisione di confermare le gare sulla Senna, confortato anche dalle ultime analisi che hanno evidenziato livelli di batteri «molto più bassi».
Il commento di Domenico Acerenza
Il triatleta canadese non è stato l’unico ad avvertire dei malesseri dopo la prova. Anche altri atleti sono stati visti sdraiarsi sul materassino al traguardo, palesando alcuni problemi fisici. La decisione di confermare le gare sul fiume parigino è stata fortemente criticata anche dal nuotatore italiano, Domenico Acerenza, che il 9 agosto gareggerà nella 10 km: “La sensazione – ha spiegato il fondista italiano – è quella che viene a mancare proprio un principio fondamentale delle Olimpiadi, che è il rispetto. E mi riferisco proprio al rispetto per gli atleti, cioè noi ci sentiamo veramente presi in giro”.
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