Olimpiadi Parigi, il padre di Imane Khelif: "È una ragazza, è cresciuta come..."

Il padre dell'atleta algerina rispedisce al mittente le accuse di "uomo diventato donna": ecco cos'ha detto il signor Khelif

epa11522799 Imane Khelif of Algeria (red) celebrates winning over Anna Luca Hamori of Hungary (blue) in their Women 66kg Quarterfinal bout of the Boxing competitions in the Paris 2024 Olympic Games, at the North Paris Arena in Villepinte, France, 03 August 2024. EPA/Miguel Tona
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Imane Khelif prosegue la sua avventura alle Olimpiadi 2024, il papà la difende dalle accuse di essere un'atleta transgender

Si continua a parlare di Imane Khelif, la pugile algerina che pochi giorni fa (a causa di pugni troppo violenti) ha costretto l'azzurra Angela Carini a ritirarsi dalle Olimpiadi 2024; la 25enne africana, balzata ai quarti di finale dopo il forfait della rivale italiana, ha sconfitto l'ungherese Hamori ed è volata in semifinale dei pesi welter femminili avvicinandosi sempre di più alla medaglia d'oro per la quale sulla carta è favorita. Nelle ultime ore la Khelif è stata ritratta come atleta intersex, addirittura come presunta pugile transgender e che non dovrebbe gareggiare con le donne dato il livello di testosterone troppo alto (motivo per cui era stata esclusa dai Mondiali 2023). A fare chiarezza sulla situazione di Imane è stato suo papà, ecco cos'ha detto ai microfoni di AFP.

Il papà di Imane fa chiarezza

Mia figlia è una ragazza – ha subito esordito il papà di Imane – è stata cresciuta come una bambina, una bambina forte. L'ho cresciuta per essere una gran lavoratrice e coraggiosa. Ha una forte volontà di lavorare e di allenarsi. L'italiana non è riuscita a sconfiggerla perchè mia figlia era più forte“. Parole secche e decise che andrebbero a smentire, appunto, le voci di pugile passata da uomo a donna e che, di conseguenza, sarebbe irregolare (per motivi fisiologici) in un torneo femminile.

Orgoglio algerino: ecco cosa manca per vincere la medaglia d'oro

Imane è un esempio di femminilità algerina – ha aggiunto il padre dell'atleta – è una delle eroine del nostro Paese. Se Dio vuole ci onorerà con una medaglia d'oro e innalzerà la bandiera algerina a Parigi. Questo è l'unico obiettivo che ci siamo prefissati dall'inizio“. A separare Imane Khelif dalla medaglia d'oro olimpica per la categoria 66 kg sono la thailandese Suwannapheng (che la attende in semifinale il 6 agosto) ed eventualmente in finale una tra la belga Derieuw, la cinese Yang, Chen Nien-Chin da Taipei e l'uzbeka Kamidova.


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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.