La vasta operazione condotta dai Nas in tutta la penisola ha portato al sequestro di quasi 50 mila litri di olio
Una maxi-operazione condotta dai Nas ha permesso di smascherare una frode alimentare di vasta portata che riguarda l’olio di oliva. Nel corso di una perquisizione effettuata su varie aziende che si occupano di produzioni olearie, le forze dell’ordine hanno rinvenuto olio di oliva contraffatto che veniva commercializzato come extravergine di oliva. Il prodotto, in alcune delle strutture sottoposte a controllo, è risultato privo di tracciabilità e lavorato in contesti carenti dal punto di vista igienico-sanitario.
Elevate numerose sanzioni e sospese 22 attività
Nei locali che sono stati sottoposti a sequestro l’olio veniva lavorato con attrezzatura arruginita all’interno di strutture abusive. Per questo motivo, i Nas hanno provveduto al sequestro di oltre 46 mila litri di olio e alla sospensione di 22 attività. Complessivamente sono stati 202 gli imprenditori sanzionati per violazioni amministrative, mentre 26 persone sono state denunciate per frode in commercio. Le sanzioni complessive che sono state elevate dalle forze dell’ordine sono ammontate a 189 mila euro.
I Nas hanno passato al setaccio frantoi ed esercizi produttivi
In totale sono state ben 256 le aziende che sono state controllate nelle 1.250 ispezioni che sono state effettuate in frantoi ed esercizi produttivi e commerciali. Le operazioni sono state effettuate nei mesi di novembre e dicembre. In una nota, il comando dei Carabinieri ha spiegato che l’operazione è stata effettuata per difendere il consumatore e «l’intero settore produttivo dell’olio di oliva».
Soddisfazione è stata espressa anche dal ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha voluto esprimere il proprio ringraziamento alle forze dell’ordine «per il loro lavoro costante a difesa della qualità italiana e della salute dei cittadini» ha avvertito: «In Italia nessuno spazio per chi vuole operare fuori dalla legge».
La nota della Coldiretti e da Unaprol
L’operazione condotta dai Nas è stata accolta con grande soddisfazione anche da Coldiretti e Unaprol che in sede di commento hanno ricordato come il calo della produzione abbia comportato un aumento dei prezzi, per questo motivo «è importante intervenire per sventare le frodi, difendere la produzione nazionale e garantire la sicurezza alimentare dei cittadini». Nel dettaglio, sono state sequestrati oltre 2.600 litri di olio tra Messina e Ragusa e 1.500 kg di olio di oliva nel viterbese. I controlli non si fermeranno più e proseguiranno anche nel corso del 2024 per garantire la buona qualità del prodotto e tutelare la qualità italiana e la salute dei consumatori.
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