Il rialzo improvviso dei prezzi dell’Olio Evo, ha indotto molti consumatori a cambiare le proprie abitudini: ecco i dati allarmanti
Tante famiglie italiane non possono più permettersi di acquistare l’olio extravergine di oliva a cifre che superano abbondantemente 9 euro al litro. A confermarlo è stata una recente indagine condotta dall’Istituto Piepoli, che ha intervistato un campione di italiani. Un report interessante presentato nel corso del seminario di Cibus Lab dedicato all’olio d’oliva e co-organizzato da Cibus di Parma. Il prezzo esorbitante causato dalla crisi climatica che ha fatto crollare la produzione di olio d’oliva, ha colpito anche i più grandi mercati di olio come la Spagna.
Le abitudini dei consumatori stanno cambiando
La carenza di produzione di olio spagnolo ha comportato un netto rialzo dei prezzi per consentire a tutta la filiera di poter sopravvivere, Di fatto il prezzo di questo prodotto che rappresenta il vero “re” della dieta mediterranea, è pressochè raddoppiato ovunque, ecco perchè si è verificato negli ultimi mesi l’allontanamento dei consumatori. Molti italiani hanno ormai modificato le loro abitudini d’acquisto, modificando anche il proprio regime alimentare.
I dati impietosi
Secondo il sondaggio di Piepoli, il 47% degli italiani avrebbe ridotto drasticamente il consumo del 30% e il 40% dice di averlo dimezzato. Addirittura il 45% del campione intervistato si sarebbe riconvertito all’olio di semi, un prodotto molto meno caro, anche se meno pregiato e salutare. Eppure l’olio evo è da sempre uno dei prodotti più consumati dagli italiani. Inevitabilmente la trasformazione delle abitudini potrebbe incidere pesantemente su un comparto che rappresenta una vera eccellenza italiana ma che rischia di sprofondare in una crisi senza precedenti.
Il prezzo giusto secondo gli italiani
Secondo gli intervistati, il prezzo giusto per comprare una bottiglia di Olio Evo prodotta in Italia non dovrebbe superare in media i 7 euro al litro. Nel 2023 le vendite di olio extravergine nella Gdo è calata del 9,5% e la media per i mesi di gennaio e febbraio 2024 indicano un calo dei volumi intorno al 7,8%. Secondo gli addetti del settore, il prezzo futuro dell’olio evo dipenderà molto da come andrà il prossimo raccolto. La primavera sembra promettere bene, quanto a piogge e questo potrebbe preludere ad una riduzione del prezzo già dal prossimo autunno.
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