Omicidio Pierina Paganelli, Roberta Bruzzone ne è convinta: "Il carnefice..."
Lo scorso 3 ottobre la 78enne Pierina Paganelli viene uccisa da 29 coltellate. Le indagini proseguono, ecco cosa pensa la criminologa Roberta Bruzzone.
Omicidio Pierina, le parole convinte di Roberta Bruzzone
Proseguono le indagini sull'omicidio di via del Ciclamino, dove Pierina Paganelli di 78 anni è stata massacrata lo scorso 3 ottobre, con addirittura 29 coltellate. Il caso ha sconvolto gli italiani che si chiedono come sia stato possibile compiere un simile delitto con tanta violenza nei confronti di una donna che poteva essere la mamma o la nonna di tutti noi. La criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone spiega perché questo omicidio tiene alta l'attenzione della gente. Ecco cosa riporta il Resto del Carlino.
Il tipo di delitto
Secondo la criminologa ci si trova davanti a un caso interessante diventato sin da subito molto mediatico. Probabilmente, l'attenzione è dovuta al fatto che la vittima rappresenta una persona buona che apparentemente non aveva nemici, con una vita priva di trascorsi che possa far pensare ad una fine così tremenda. Roberta Bruzzone si dice incuriosita dal tipo di legami familiari che stanno dietro la morte di Pierina. E aggiunge: “Le situazioni e le dinamiche che mi lasciano pensare che ci sia molto altro da scoprire in ambito familiare. Evidentemente lì c’è un groviglio di situazioni difficile da decifrare“.
Le 29 coltellate e l'ipotesi di un maniaco
La criminologa si esprime sul significato delle 29 coltellate inferte a Pierina e sull'ipotesi che l'omicida possa essere un maniaco. “Ventinove coltellate presuppongono una quantità d’odio notevole. Difficile poi ipotizzare che uno sconosciuto si cali in un contesto così ad alto rischio come un condominio da tantissimi appartamenti e senza conoscere il luogo dove agisce. Figurarsi poi imprimere tanto odio nell’uccidere la 78enne“. Insomma, Roberta Bruzzone sembra proprio esserne convinta, non pensa possa trattarsi di un maniaco che colpisce guarda caso proprio una 78enne in quel contesto e dice: “La firma comportamentale che vedo io presuppone un livello di conoscenza tra vittima e carnefice“.
Il collegamento tra l'omicidio e l'incidente del figlio Giuliano Saponi a maggio
La criminologa ritiene che sia verosimile un collegamento tra l'omicidio di Pierina e l'incidente del figlio avvenuto nel maggio scorso e crede che la presenza di Giuliano nel palazzo ora sia molto interessante da un punto di vista investigativo. Sui risultati che arriveranno dagli esami della Scientifica su asciugamani e fazzoletti repertati in casa di Duilio Bianchi, la criminologa risponde che è difficile che arrivino risposte da quel materiale “La svolta deve arrivare dal serrato lavoro investigativo sul posto“.
Si rivolgono a uno studio legale senza essere indagati
Ma perché Loris, Manuela e Louis si sono rivolti a uno studio legale senza essere indagati? A questa domanda, la criminologa e psicologa forense risponde di essere stupita dalla decisione di Loris e Manuela, in quanto persone vicino alla vittima e nella tensione ci sta la loro mossa. La Bruzzone si dice molto meno convinta della scelta di Louis che è solo un semplice vicino. “La sua scelta è discutibile e priva di prospettive“.
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